Il mondo è bello perché è arcobaleno. Questo uno degli slogan al Gay Pride di oggi pomeriggio a Tropea che ha richiamato nella cosiddetta “Perla del Tirreno” centinaia di persone in corteo per chiedere uguali diritti per chi è considerato “diverso”. Gay, lesbiche ma anche famiglie etero a sfilare per le strade della cittadina, sfidando il caldo afoso e gli sguardi divertiti o sospettosi di qualche curioso, con tanto di figli in carrozzina, perché, ha detto un papà, «certe barriere i più piccoli non ce l’hanno».

 

La città ha risposto bene, molti hanno applaudito al passaggio del serpentone umano, a testimonianza «che la gente è molto più avanti - ha detto Lucio Dattola, coordinatore Arcigay Calabria - dei politici che li rappresentano. Ringraziamo l’amministrazione comunale di Tropea che ci ha accolto con trasporto e la Regione che ha patrocinato, inviandoci tra l’altro il suo gonfalone, la manifestazione». Sulla contestuale presenza di un gazebo di Forza Nuova in altra piazza Dattola ha smorzato: «Non sono nostri interlocutori politici. Come dimostra tutta questa bella gente che ci sta applaudendo le loro idee appartengono ad un’epoca che non esiste più».