Dopo lo stop traffico ripreso ma Alta velocità, Intercity e Regionali continuano a registrare tempi di percorrenza allungati fino a 240 minuti o a subire limitazioni di percorso e cancellazioni. Salvini: «Al lavoro per risolvere»
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Giornata di caos per la circolazione ferroviaria. Sono più di un centinaio i treni cancellati, totalmente o parzialmente, a causa del guasto che si è verificato sulla linea ferroviaria a Roma, con la disconnessione degli impianti delle stazioni Termini e Tiburtina. Mentre sono una quarantina gli Alta Velocità e gli Intercity che hanno ritardi superiori ai 60 minuti. Ritardi che potrebbero arrivare fino a 240 minuti, come avverte Trenitalia sul suo sito. La maggior parte dei treni soppressi, una sessantina, sono i regionali del Lazio. Una cinquantina invece i treni Av e gli Intercity. Disagi si registrano anche per i convogli diretti in Calabria.
Lo stop è iniziato alle 6:30 e, dopo l’intervento dei tecnici di Rfi, verso le 9:30 il gruppo Ferrovie dello Stato ha fatto sapere che la circolazione ferroviaria è in graduale ripresa seppur con forti rallentamenti. La situazione a Roma Termini però è tuttora molto critica: tutti i treni risultano in ritardo e i viaggiatori in fila all’ufficio informazioni creano una coda che arriva alle 2 ore di attesa. «Siamo al lavoro per risolvere prima possibile», ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando in videocollegamento al 68° congresso degli ingegneri, a Pisa.
Fra i primi treni Alta velocità e Intercity cancellati, 4 partivano da Roma ed erano diretti a Napoli, Milano e Torino. Soppressi anche tre convogli in partenza da Milano e che avevano come destinazione Napoli, Roma e Salerno. Cancellati pure un treno in partenza da Napoli con arrivo a Milano e un altro da Torino con destinazione Roma.
Ritardi e cancellazioni anche per i treni diretti in Calabria
Con riguardo specifico ai convogli diretti in Calabria, c’è da segnalare la mancata partenza alle 7.30 del Frecciarossa 8333 da Roma Termini diretto a Reggio Calabria Centrale, che ora viaggia con circa 130 minuti di ritardo. C'è poi il Frecciarossa 8418 partito questa mattina alle 6 da Reggio Calabria e diretto a Venezia Santa Lucia che, oltre a viaggiare con circa un'ora di ritardo, oggi non si fermerà a Roma Termini.
Cancellati il Frecciargento 8863 delle 8.58, diretto a Reggio Calabria e il Frecciarossa 8868 che sarebbe dovuto partire da Reggio Calabria alle 13:42 in direzione Roma Termini.
L’Intercity 551 che sarebbe dovuto invece partire da Roma Termini alle 9.26 diretto a Reggio Calabria Centrale: oggi parte da Formia. Mentre l'Intercity 553 con partenza da Roma Termini alle 12:26 e diretto a Reggio Calabria Centrale oggi parte da Napoli Centrale.
Al contrario, l'Intercity 550 Reggio Calabria Centrale (6:17) - Roma Termini (13:32) oggi termina la corsa a Napoli Centrale.
Cancellato, infine, l’Intercity 723 da Roma Termini (7:26) a Palermo Centrale (19:03).
È possibile seguire gli aggiornamenti su tutti i treni coinvolti CLICCANDO QUI.
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La rabbia dei viaggiatori
Lunghissime file alle biglietterie della stazione Termini di Roma mentre sui tabelloni luminosi scorre la sfilza di cancellazioni e ritardi dei treni che superano anche le due ore. «Vengo da Chicago - spiega Kelly - e dovevo partire stamattina per Venezia. Adesso non so come fare. Pare che il mio treno sia cancellato. È da due ore che sono in fila per avere informazioni». Come lei sono tanti i turisti che, spaesati, cercano di avere informazioni. «Vengo da Barcellona - racconta Diego - devo andare a Firenze. Spero di arrivare per stasera».
E c'è anche chi stamattina aveva impegni di lavori fuori città. «Avevo prenotato un treno alle 9.30 diretto a Napoli perché avevo una riunione all'università. Ho dovuto avviasare che non sarei andata. Sono in coda da più di un'ora per chiedere la restituzione del biglietto». E dalla lunga coda per la biglietteria di Trenitalia c'è chi con ironia esclama: «Questa è l'Italia evviva». Mentre Maria, diretta Milano, non esita a definire la situazione «una vergogna. Cosa penseranno tutti questi turisti?», si chiede.