Fin dalla sua inaugurazione a metà degli anni ottanta, la stazione di Cosenza è sempre stata una sorta di cattedrale del deserto. Una megastruttura collocata ai margini della città, in una periferia degradata e priva di qualsiasi servizio. Soprattutto il traffico ferroviario non è mai decollato. Lo scalo principale è rimasto quello di Paola, luogo di transito dei convogli a lunga percorrenza diretti verso il resto del Paese. L’interruzione della tratta tra il capoluogo bruzio e la città di San Francesco, ha acuito i disagi per chi ha necessità di spostarsi in treno.

Prossima la nomina di due super periti

La galleria del Santomarco, teatro dell’incidente ferroviario dello scorso 6 dicembre, è ancora sotto sequestro. La magistratura è in procinto di nominare due superperiti per l’esecuzione di accertamenti tecnici non ripetibili. L’inchiesta è nelle mani del procuratore Pierpaolo Bruni e del sostituto Antonio Lepre. Nel frattempo i disagi per i pendolari, si toccano con mano. Si tratta soprattutto di insegnanti costretti a scomode levatacce per arrivare puntualmente sul posto di lavoro.

Senso unico alternato sulla statale 107

Gli autobus sostitutivi predisposti da Trenitalia per collegare Cosenza con Paola partono con mezz’ora di anticipo rispetto a quanto previsto dall’orario ferroviario. Perché con il trasporto su gomma i tempi di percorrenza si allungano sia per il traffico stradale sia perché in questo periodo la statale 107 è interessata da alcuni lavori che determinano, in alcune zone, il transito su senso unico alternato regolato da semafori. Nel frattempo i disagi per i pendolari, si toccano con mano.

Disagi per pendolari e viaggiatori

Si tratta soprattutto di insegnanti costretti a scomode levatacce per arrivare puntualmente sul posto di lavoro. Seri problemi si riscontrano anche per i viaggiatori occasionali: il sito di trenitalia non contiene alcuna informazione in merito alla chiusura della tratta Cosenza-Paola. Per cui può capitare di prenotare, ad esempio, il treno per Napoli delle ore 05,55 e di giungere in stazione per l’orario di partenza previsto, trovando l’amara sorpresa che la corsa sostitutiva è già partita una mezz’ora prima.

 

 

Salvatore Bruno