La missiva porta la firma del comitato l'Urlo dello jonio che sottolinea l'inosservanza del quadro normativo regionale e l'inattuazione di una sentenza del Consiglio di Stato
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Chiesta, con diffida, la riattivazione dell’ospedale Chidichimo di Trebisacce, in ossequio al quadro normativo regionale (decreto n. 64/2016 della Regione Calabria) e di quanto disposto dal Consiglio di Stato nel gennaio scorso.
È il comitato l’Urlo dello Jonio a scrivere alla Struttura commissariale per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro della Salute, all’Asp di Cosenza e alla Regione Calabria. I movimentisti guardano all’ipotesi di istituirvi successivamente un eventuale Polo Covid. Diventa, tuttavia, necessario procedere: «all’assunzione di personale medico e sanitario, anche facendo ricorso agli idonei in graduatorie in vigore o mediante conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale medico e infermieristico, collocato in quiescenza, anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo; nonchè all’affidamento dei lavori per la realizzazione delle sale operatorie».
Nella stessa nota si sottolinea la problematica delle distanze - di almeno una ora - da Trebisacce agli spoke di Corigliano-Rossano e di Castrovillari.