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La tragedia il 5 dicembre del 2010. Otto ciclisti, tutti appartenenti a un gruppo di appassionati, furono travolti e uccisi da un'auto in località Marinella a Lamezia Terme.
Alla guida del mezzo c'era un giovane di origine marocchina, Chafik Elketani, allora 21enne. L'uomo, che viaggiava a velocità elevata, stava effettuando un sorpasso quando avrebbe incrociato frontalmente il gruppo di ciclisti, che viaggiava in direzione opposta. Secondo quanto emerso dagli esami, a cui fu sottoposto dopo il ricovero in ospedale, era sotto effetto di stupefacenti. Le conseguenze dell'impatto furono devastanti. Sette morirono sul colpo. L'ottavo è spirato in ospedale dopo due mesi di agonia.
La disperazione e il dolore
Scene di disperazione e di dolore. Quelle di parenti e amici delle vittime accorsi sul luogo davanti ai corpi esanimi coperti dai teli bianchi. Quello stesso dolore che accompagna ancora oggi i familiari delle vittime: «Non riesco nemmeno a descrivere la rabbia che ho dentro per questo ragazzo che ha ucciso otto miei amici e mio fratello» - dichiara Gennaro, superstite e fratello di una delle vittime, ai microfoni di Michel Dessì inviato per la trasmissione in onda su Rete 4 “Dalla vostra parte” condotta da Maurizio Delpietro che ha ripercorso la vicenda.
Dopo cinque anni di nuovo libero
Condannato per omicidio colposo plurimo oggi, dopo cinque anni di reclusione, Chafik Elketani è tornato libero. Per i parenti “ha già scontato la sua pena”. Il dolore di chi ha perso un amico o un parente quella maledetta domenica di quasi sette anni fa, però, è vivo e resta.