In teoria e sulla “carta” sarebbe fattibile. Il problema è che spesso tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Nei mesi scorsi l’associazione Ferrovie in Calabria insieme al Comitato Magna Graecia ed all’Unione delle associazioni della Riviera dei cedri e del Pollino, hanno ipotizzato di dare concretezza ad un’idea nemmeno poi così peregrina: l’istituzione di una nuova “Freccia” Sibari-Milano, via Adriatica, anche in considerazione del fatto che l’unico convoglio ad alta velocità in partenza dalla Sibaritide, il Sibari-Bolzano via Roma, Firenze e Bologna, è spesso sold-out.

L’associazione presieduta da Roberto Galati, in queste ore ha rilanciato il progetto con i dettagli ed una nuova proposta, affinché si possa gestire “a mercato”. «I benefici in termini di mobilità che questo collegamento offrirebbe al territorio della Sibaritide (dove ricordiamo insiste la terza città della Calabria, Corigliano Rossano) e indirettamente anche del Crotonese – spiega Galati – sarebbero ovviamente molteplici», anche se a suo dire, sarebbe meglio «attestare a Cosenza il collegamento proposto».

Considerando che oggi la stazione di Vaglio Lise non è servita da treni a lunga percorrenza, far partire il Frecciarossa da Cosenza, via Sibari, Taranto, Adriatica, Milano potrebbe convenire per sostenerne i costi, perché così si intercetterebbe l’utenza dell’hinterland cosentino.

«Tecnicamente – spiega il presidente dell’associazione Ferrovie in Calabria – il convoglio non dovrebbe effettuare alcun cambio banco, e semplicemente proseguirebbe la sua corsa da Sibari fino a Cosenza, dove verrebbe attestato in orario serale, per ripartire la mattina successiva. Dettagliatamente trattandosi di Frecciarossa Cosenza – Sibari – Taranto – Bari Centrale – Bologna Centrale – Milano Centrale, verrebbero offerte ai territori serviti nuove ed inedite opportunità di collegamenti tra importanti città, anche dello stesso Sud Italia», come la «relazione Cosenza – Taranto – Bari Centrale; la relazione Cosenza – Sibari – riviera Adriatica (città come Pescara ed Ancona sono di fatto irraggiungibili ad oggi in treno dalla Calabria); relazione Cosenza – Sibari – Bologna Centrale e Milano Centrale. Lo stesso collegamento, quindi, andrebbe a colmare ben tre gap trasportistici, esistenti da anni, ed in alcuni casi quasi da sempre».

Galati si pone anche il problema sul come rendere «realtà» questo servizio. «Dal punto di vista economico, sono ovviamente necessarie valutazioni congiunte con Trenitalia – Divisione Passeggeri Long Haul e Regione Calabria: chiaramente, il nuovo collegamento, dovrà essere gestito a mercato direttamente da Trenitalia, se l’impresa ferroviaria valuterà conveniente ciò, ed a nostro parere potrebbe esserlo, per lo meno durante le festività e durante il periodo estivo, o bisognerà perseguire anche in questo caso la modalità “Sibari – Bolzano”, con cofinanziamento regionale, previo reperimento delle risorse, al fine di sostenere economicamente l’effettuazione di questo collegamento, da Taranto fino a Sibari e/o Cosenza. Sicuramente attestarlo a Cosenza, città che con l’hinterland rendese supera i 100mila abitanti, renderebbe più plausibile l’ipotesi del servizio a mercato». E ciò considerando anche che la Sibaritide vanta una popolazione di circa 250mila abitanti.

Dal punto di vista della fattibilità tecnica, l’associazione propone che «il nuovo Frecciarossa Cosenza – Sibari – Milano Centrale via Adriatica, potrebbe non essere un servizio istituito ex novo, ma un prolungamento di un collegamento già esistente tra Milano Centrale e Taranto. Nel dettaglio si tratta infatti della coppia di treni Frecciarossa 8807/8820 Milano Centrale – Taranto e viceversa, effettuata con ETR 500. Nel caso del treno 8807, oggi si parte da Milano Centrale alle 11.05 per giungere a Taranto alle 19.46, fermando a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna Centrale, Cesena, Rimini, Cattolica-San Giovanni-Gabicce, Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara Centrale, Termoli, Foggia, Barletta, Bari Centrale e Gioia del Colle. In senso inverso, si parte da Taranto alle 9.16 per giungere a Milano Centrale alle 17.54, effettuando le stesse fermate».


«Com’è possibile notare – evidenza ancora Roberto Galati – si tratta di una traccia oraria che perfettamente si presta ad un prolungamento verso Sibari e Cosenza. Senza dover scendere nei dettagli in questa fase, risulta molto semplice dedurre che, un prolungamento/arretramento a Cosenza di questo collegamento, significherebbe giungere a Sibari, da Milano e relative fermate intermedie, attorno alle 21.00, mentre a Cosenza, attorno alle 21.40. Al mattino, si partirebbe da Cosenza attorno alle 7.10, mentre da Sibari attorno alle 8.00. Le fermate intermedie che potrebbero essere effettuate, sono le “classiche” Trebisacce, Policoro-Tursi e Metaponto. A Sibari andrebbe sicuramente impostato un nuovo servizio Regionale in coincidenza alla Freccia, in direzione Crotone. In direzione opposta, da Crotone e Sibari, calibrando l’orario sulla base della Freccia sarebbe possibile servirsi del già esistente 5660, in partenza da Crotone alle 6.12 con arrivo a Sibari alle 8.02».

Sostanzialmente, secondo l’associazione che da molti anni si occupa di proporre soluzioni alle problematiche ferroviarie della Calabria, non si tratta di «nulla di trascendentale: indubbiamente saranno necessarie le dovute valutazioni di Trenitalia e Regione Calabria».

Insomma, l’idea sembra attuabile ed a costi relativi. Se la teoria e la “carta” suggeriscono che questo progetto potrebbe rilanciare il diritto alla mobilità – già ampiamente mortificato – dell’hinterland Cosentino, la Sibaritide ed il Crotonese, è compito delle istituzioni e della politica verificarne subito la fattibilità.