Un uomo di 45 anni, Roberto Franzè, residente nel Bresciano ma originario della Calabria si è ucciso oggi nel carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno dove era detenuto nella sezione "alta sicurezza". Ha approfittato dell'assenza dei compagni di cella, usciti per l'ora d'aria, e si è impiccato alle sbarre, usando le lenzuola. Quando gli altri detenuti sono rientrati hanno dato l'allarme, ma gli agenti di polizia penitenziaria subito intervenuti non hanno potuto far nulla per salvargli la vita.

L'uomo stava scontando una condanna definitiva per reati legati alla criminalità organizzata, con fine pena prevista nel 2023. In passato aveva minacciato il suicidio.

Il legale di Franzè: «Non è stato ascoltato»

L'uomo si è tolto la vita in carcere dopo aver più volte comunicato alla Procura di Brescia le proprie condizioni psicofisiche. «Non possiamo proprio dire che Franzè non abbia urlato quotidianamente di non farcela più. Aveva un'invalidità accertata. Il magistrato di sorveglianza competente è stato particolarmente sensibile nel cercare una soluzione. Per il resto è stato solo deserto e solitudine» commenta l'avvocato Gianbattista Scalvi che, con Anna Marinelli, difendeva Roberto Franzè.