Il bilancio delle vittime causate dal crollo della lastra di ghiaccio sulla Marmolada è verosimilmente destinato ad aggravarsiLe vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente e dove i parenti hanno iniziato il doloroso rito dei riconoscimenti dei corpi. Al momento sono 7 le vittime confermate. Una quindicina i dispersi, tra cui 12 italiani. Sarebbe ormai "ridotta a zero" la possibilità di trovare sopravvissuti al crollo. 

A causa di un temporale, sono sospesi i soccorsi. Non solo: si teme che possa esserci l'eventuale crollo di un'altra parte del ghiacciaio e quindi si preferisce non procedere per non mettere a rischio i soccorritori. Il numero dei morti provocati dalla valanga potrebbe essere più alto rispetto alle vittime accertate finora. «Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto», ha detto all'Adnkronos il procuratore di Trento, Sandro Raimondi, quando i decessi accertati erano 6. Il Soccorso Alpino ha attivato un numero (0461 495272) da chiamare «per segnalare il mancato rientro di amici e familiari da possibili escursioni» durante la giornata di ieri sul ghiacciaio della Marmolada.

«Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada. Il Governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti. Il Presidente Draghi è costantemente informato sull'andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che ringrazia per il loro incessante lavoro». Lo rende noto Palazzo Chigi. A causa delle condizioni meteorologiche il premier Draghi, non ha potuto atterrare in elicottero Canazei, dove vengono coordinate le operazioni, ed è giunto lì in auto.