Le Ferrovie della Calabria erano la sua seconda casa. Per questo i vertici dell’ente hanno chiesto ai familiari Alessandro Marcelli, il direttore dell'impianto di Lorica morto tragicamente ieri mattina, di allestire la camera ardente nella sede cosentina dell’azienda pubblica di trasporto, in contrada Vaglio Lise, nei locali adiacenti la stazione.

Probabile autopsia

Ingegnere civile laureatosi all’Università della Calabria, era stato assunto nel 1993 arrivando in breve tempo a ritagliarsi un ruolo di primo piano fino ad assumere importanti incarichi dirigenziali. L’ultimo, quello di direttore infrastrutture, patrimonio e sviluppo, gli era stato conferito nell’ottobre 2019. Contestualmente era direttore d’esercizio degli impianti di risalita di Camigliatello e Lorica. La salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. La Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo. Le indagini sono condotte dal pm di turno Bianca Maria Battini sotto la supervisione del procuratore capo Mario Spagnuolo. Con ogni probabilità sarà disposta l’autopsia anche se la dinamica degli eventi sembra ben delineata anche grazie all’ausilio, si apprende in ambienti investigativi, delle immagini di videosorveglianza.

Fatalità o incidente

Marcelli sarebbe stato urtato da una delle cabine e perdendo l’equilibrio, avrebbe perso la vita a causa del violento impatto del capo contro la piattaforma di cemento della stazione a valle dell’infrastruttura di Lorica. Una seconda cabina avrebbe poi impattato sul corpo prima del blocco dell’impianto. Sottile il filo che separa l’incidente sul lavoro dalla tragica fatalità. Saranno gli inquirenti a stabilire in quale di questi due ambiti dovrà essere collocato il luttuoso evento. Al momento rimane sequestrata la cabinovia.