La sentenza di primo grado emessa dai giudici di piazza Fortugno. Il blitz, scattato nel dicembre 2019 tra Italia, Germania, Paesi Bassi e Belgio
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Il tribunale di Locri ha inflitto complessivi 172 anni di carcere (in primo grado) a dodici imputati, alla sbarra nel processo scaturito dall’inchiesta “European ‘Ndrangheta Connection-Pollino”, confermando il quadro accusatorio della procura antimafia di Reggio.
La pena più alta è stata inflitta a Maria Rosa Campagna e Serafino Rubino (30 anni ciascuno).
- Condannati anche Antonio Barbaro (7 anni di reclusione),
- Domenico Barbaro (8 anni),
- Giuseppe Campagna (15 anni),
- Luciano Camporesi (22 anni e 9 mesi),
- Carmelo Vincenzo Gerasolo (2 anni e 6 mesi),
- Giovanni Giorgi (14 anni e 8 mesi),
- Cesar Steven Linares Ramirez (10 anni),
- Antonio Pizzata (7 anni),
- Vincenzo Salzano (12 anni),
- Giorgio Violi (14 anni e 4 mesi).
Cinque anche le assoluzioni, che riguardano Salvatore Santo Cappello, Roberto Esposito, Domenico Pelle, Giuseppe Pelle e Giuseppe Strangio.
Il blitz, scattato nel dicembre 2019 tra Italia, Germania, Paesi Bassi e Belgio, ha fatto luce sulle proiezioni della ‘ndrangheta in Europa e nel Sud America, nel quadro di un’organica ricostruzione di molteplici attività delittuose poste in essere, sul territorio nazionale e all’estero, da diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel cuore della Locride.
L’asse ‘ndrangheta-Sud America -per gli inquirenti- serviva a smerciare fiumi di droga in Europa.