Tornano in carcere, questa volta in modo definitivo dopo la sentenza passata in giudicato i tre coriglianesi coinvolti nell’operazione “Gentleman” sul traffico internazione di stupefacenti. Si tratta Francesco Policastri di 52 anni, condannato a 8 anni e otto mesi, del fratello, Leonardo Policastri, di 54 anni, condannato a 4 anni e di Antonio Giorgio Florio, 51 anni, anche lui condannato a 4 anni di reclusione.

I tre sono tornati nuovamente in carcere dopo che nel frattempo o avevano ottenuto la libertà per la decorrenza dei termini di custodia cautelare o erano stati assegnati agli arresti domiciliari. Giusto una settimana fa, però, la suprema Corte di Cassazione ha confermato le condanne di numerosi imputati coinvolti nel maxiprocesso denominato “Gentleman” scaturito dall’omonima operazione del 16 febbraio del 2015 coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dai reparti specializzati della Guardai di Finanza, ed in particolar modo dal gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) di Catanzaro e dal suo servizio centrale (Scico) di Roma, avvalendosi di tecniche d’appostamento e pedinamento anche all’estero, d’intercettazioni telefonico-ambientali e di altro tipo di tecnologie sofisticate d’investigazioni. L’operazione portò alla luce una mastodontica organizzazione criminale dedita al traffico intercontinentale di droga tra l’Argentina, il Paraguay, l’Olanda, la Germania, l’Albania e ovviamente l’Italia, dove i centri di approvvigionamento finali erano Corigliano-Rossano e Cassano Jonio.

I tre coriglianesi sono stati arrestati in via definitiva ieri sera dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano-Rossano, guidata dal capitano Cesare Calascibetta.