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Associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Questa l’accusa mossa dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di 54 persone tutte arrestate nell’ambito dell’operazione Passo di Salto messa a segno congiuntamente dalla Polizia e dai Carabinieri il 20 febbraio scorso e coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai due sostituti procuratori Debora Rizza e Domenico Guarascio.
Gli indagati
Ben 54 gli indagati: Luigi Attinà alias “Lillo” 49 anni di Catanzaro; Antonio Berlingieri, alias “Tonino u biondo”, 64 anni nato a San Giovanni in Fiore ma residente a Catanzaro; Ivana Berlingieri 32 anni di Catanzaro; Stefania Berlingieri 37 anni di Catanzaro; Ernesto Bevacqua, alias “U Giappone” 44 anni di Lamezia Terme; Martino Bevacqua 26 anni di Catanzaro; Armando Bevilacqua 29 anni di Crotone; Paolo Cara 29 anni residente a San Luca; Fabio Di Marino 25 anni di Lamezia Terme; Domenico Falcone 23 anni di Catanzaro; Rosario Salvatore Fera 27 anni di Catanzaro; Mario Fera, alias Antonio, 28 anni di Catanzaro; Giuseppe Manuel Gesualdo 25 anni di Catanzaro; Antonio Giorgianni 40 anni di Catanzaro; Alessandro Granato, alias Bombolino 31 anni di Catanzaro; Paolo Gravino 36 anni di Catanzaro; Francesco Guido, alias Kekko, 28 anni di Catanzaro; Leye Kane, alias Marco il Nero, 37 anni senegalese ma residente a Catanzaro; Mario Leone 61 anni di Catanzaro; Franco Macario 60 anni di Catanzaro; Gerardo Masciari, alias “Nino”, 38 anni barese ma residente a Catanzaro; Marco Mazzitelli 50 anni di Catanzaro; Giuseppe Morabito, alias Peppe, 40 anni di Africo (RC); Francesco Alex Niciforo, alias Ciccio, 26 anni di Locri; Gigino Paone, detto anche Gigi, 47 anni di Catanzaro; Francesco Pizzata, alias “Zio Ciccio” 53 anni di Melito di Porto Salvo; Andrea Pizzari, alias il grasso, 31 anni di Catanzaro; Erminia Procopio 28 anni di Catanzaro; Lorenzo Procopio 31 anni di Catanzaro; Vincenzo Procopio 27 anni di Catanzaro; Gianluca Russo 29 anni di Soverato (CZ); Stefano Teti 29 anni di Catanzaro, Pietro Antonio Vitaliano, alias “Antonio e Piero”, 38 anni di Catanzaro; Ignazio Catalano 52 anni di Catanzaro; Sebastiano Pelle, alias "Pallina", 52 anni di Melito Porto Salvo (RC); Vincenzo Ierace, alias "Vecchiaredu", 56 anni di Guardavalle (CZ); Enzo Costantino 47 anni di Catanzaro; Sebastiano Donnemma 24 anni di Catanzaro; Carlo Litterio 45 anni di Catanzaro; Davide Voci 26 anni di Catanzaro; Alex Frongia 26 anni di Soverato; Anthony Fiorentino 26 anni di Catanzaro; Cosimino Abbruzzese, alias "U Tubu", 63 anni di Catanzaro; Massimo Bevilacqua, alias "U Mallocciu", 41 anni di Catanzaro; Nicola Manetta 31 anni di Crotone; Marco Passalacqua 22 anni di Catanzaro; Stefano Bevilacqua 31 anni reggino ma residente a Catanzaro; ano nato a Reggio Calabria il26.12.1987 e residente a Catanzaro; Giovanni Veneziano 38 anni di Catanzaro; Maurizio Abbruzzese 32 anni di Catanzaro; Antonio Gualtieri, alias "Cucuzza", 46 anni di Catanzaro; Gabriele Ricciardi 61 anni di Catanzaro; Santo Mirarchi, 34 anni di Catanzaro; Vitaliano Mirarchi 39 anni di Catanzaro; Carmelina Astorino 58 anni di Catanzaro.
L'operazione
Secondo le prime ricostruzioni investigative, l’organizzazione criminale aveva piantato solide radici a Catanzaro e deteneva il monopolio incontrastato delle piazze di spaccio. Secondo la ricostruzione cristallizzata nelle oltre mille pagine di provvedimento, il sodalizio criminale era in un primo momento capeggiata da Santo Mirarchi (collaboratore di giustizia dal 2016), organizzatore del commercio illecito, coadiuvato nella direzione dell'attività da Antonio Berlingieri, dalla figlia Ivana e dalla moglie Stefania oltre che da altri sodali tra cui Rosario Fera, ai quali demandava gli aspetti pratici relativi allo spaccio della sostanza stupefacente, e che si ponevano in atteggiamento subalterno rispetto a Santo Mirarchi. Questo si occupava dell'approvvigionamento della sostanza stupefacente, organizzandolo e finanziandone l'acquisto, per il quale incaricava in alcune occasioni sia Rosario Fera che Mario Fera alias "Antonio" entrambi fratelli, oltre che recandosi personalmente ad acquistarla in Gioiosa Jonica (RC).
Il collegio difensivo
Adesso gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere al pubblico ministero di essere interrogato o per presentare memorie difensive attraverso i legali di fiducia. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Eugenio Felice Perrone, Nicola Tavano Francesco Vonella, Gregorio Viscomi, Giovanni Gemelli, Antonio Ludovico, Alessandro Guerriero, Giuseppe Fonte, Paolo Carnuccio, Mario Lucente, Piermassimo Marrapodi, Mario Nigro, Dario Careri, Pietro Mancuso, Tommaso, Andrea Romeo, Antonino Cintorino, Helenio Cartaginese, Saverio Loiero, Piero Mancuso, Lidia Viapiana, Francesco Galeota, Valerio Murgano, Carlo Autru Ryolo, Giuseppe Strangio, Andrea Gentile, Simone Rizzuto, Giacomo Iaria, Antonio Lomonaco, Raffaele Fioresta, Salvatore Staiano, Luana La Cava, Emanuele Papaleo, Vincenzo Cicino, Leopoldo Marchese, Saverio Destito, Pietro Chiodo, Rosaria Franco, Antonello Talerico, Maria Aiello, Demetrio Battaglia, Arnaldo Celia.
Luana Costa