Nelle prime ore di oggi 22 marzo 2017, a Benestare, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, collaborati dallo Squadrone Cacciatori Calabria, a conclusione di articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di condanna alla pena di anni 10 e mesi 8 per i reati di associazione di tipo mafioso, Santo Vottari, 44 anni.

La cattura. Inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno, irreperibile dall’agosto 2007, allorquando si sottraeva all’arresto nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Fehida”, è stato scovato all’interno di un “bunker” sotterraneo in muratura ricavato all’interno di altro “bunker”, già rinvenuto in passato, situato nel seminterrato dell’edificio su più piani e costituito da diversi appartamenti ove dimora tutta la famiglia Vottari.

Ritenuto elemento di vertice dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente a San Luca e zone limitrofe e con ramificazioni in tutta la provincia ed in altre in ambito nazionale ed internazionale, sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione, ha fornito le proprie generalità lasciandosi ammanettare.
 


Chi è Santo Vottari.  E' il figlio di Giuseppe Vottari, assassinato a Bruzzano Zeffirio 2 ottobre del 1986, a seguito di un summit chiarificatore di due clan rivali operanti nel comprensorio di Motticella, e nipote di Francesco Antonio Vottari, capostipite della famiglia Vottari alias “Frunzu”, inquadrata nella cosca “Pelle-Vottari”, che si contrappone alla cosca “Nirta-Strangio” in una cruenta faida, che si protrae dagli anni ’90 ed ha provocato decine di morti nelle opposte fazioni, culminata il 15 agosto 2007 nella tristemente nota strage di ferragosto consumata a Duisburg, con l’omicidio di ben sei persone.