Cosa ci fa una centrale idroelettrica nel bel mezzo di un'oasi naturale? Se lo chiede il consigliere comunale di minoranza al Comune di Tortora, Raffaele Papa, che scorrendo sui siti istituzionali ad aprile scorso ha scoperto che una società privata sarebbe intenzionata a costruirne una nella località montana di Massacornuta.

Una notizia che ha scosso non poco l'esponente del gruppo consiliare "Progetto Comune", poiché, a suo dire, la realizzazione dell'impianto andrebbe completamente a deturpare le zone interessate dal progetto.

Il progetto della centrale idroelettrica

Costretto a casa dalla pandemia, Raffaele Papa ha consultato il sito della Regione Calabria in lungo e in largo. Ed è proprio qui che si è imbattuto in una richiesta di Valutazione di impatto ambientale, valido per lo studio di fattibilità ambientale relativo al progetto. A presentarlo, una società privata con sede a Potenza, che avrebbe intenzione di costruire una diga per raccogliere le acque del fiumicello, deviandone così il corso, più una serie di centraline lungo tutta la vallata, che in alcuni punti presenta, peraltro, problemi di dissesto idrogeologico. Dal processo, poi, si ricaverebbe energia elettrica, non senza generare inquinamento acustico.

Natura bistrattata

Raffaele Papa teme che, trattandosi di energia pulita, il progetto non troverà alcun ostacolo. «Il gioco però non vale la candela – dice preoccupato –. Si deturperebbe l'intera zona, che invece andrebbe protetta. E poi – continua – la quantità di energia elettrica ricavata con una centrale sarebbe la stessa che si otterrebbe con l'istallazione di pannelli fotovoltaici su una qualsiasi costruzione. Qual è la necessità di deturpare l'ambiente?».

L'appello al sindaco

Al momento c'è un gran silenzio attorno al progetto e per questo Papa ha scritto una lettera al sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, chiedendo lumi sulla vicenda, per sapere se l'amministrazione comunale è a conoscenza degli eventi ed eventualmente quale sarà la sua posizione in merito. 

 

«La questione è assai complicata – dice ancora Papa –, se il progetto dovesse essere approvato ci saranno anche degli espropri. Voglio capire se il Comune di Tortora è stato coinvolto e se almeno riceverà delle royalties, bisogna fare in fretta».

Anche perché il progetto potrebbe godere di una pioggia di fondi comunitari europei e Papa vuole accertarsi che dietro non si celi l'ennesima speculazione a danno dei cittadini e dell'ambiente.