Stessa destinazione, stessi chilometri, stesso tempo necessario per raggiungere la località, costi diversi, tanto diversi, soprattutto se si parla di periodo natalizio.

Non è solo una semplice denuncia di quanti, fuori regione per svariati motivi, decidono di tornare in Calabria per trascorrere il Natale con amici e parenti, ma una indagine con numeri e dati messa nero su bianco dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori,  da dove, in virtù delle diverse segnalazioni, è partito un monitoraggio sulla situazione.

 

In esame sono state  prese in considerazione alcune delle principali tratte per raffrontare le differenze di costo registrate tra il weekend dell’8-10 novembre 2019 e il periodo delle festività di fine anno, quindi tra il 23 dicembre  ed il 7 gennaio. E così è venuto fuori che, ad esempio, il viaggio in treno da Roma a Reggio Calabria il 23 dicembre costa 112 euro contro i 44,90, ossia il 144% in più rispetto al costo applicato l’8 novembre, da Milano a Reggio Calabria 188 euro contro i 112, da Firenze a Reggio Calabria 136 euro contro i 105,80.    

 

 

Ma se è comunque la media in generale a cui si vuol far riferimento, e non al dato singolo, resta il fatto che in treno  il costo del viaggio in occasione delle festività di fine anno sulle tratte prese in esame rispetto a un weekend di novembre costa dal 20% al 144% in più.

 

L’alternativa, allora sembrerebbe essere il bus, ma anche qui non va meglio, il prezzo maggiore applicato in occasione delle festività natalizie va dal +14% al +101%, e in aereo va ancora peggio, con una la maggiorazione che tocca il +188%.

Aumenti motivati dalla domanda, certo, ma in molti casi esagerati, rilevano dalla Federcomatori, ed insostenibili specialmente per gli studenti.

Ora, assodato che al momento l’unico modo per risparmiare resta quello di prenotare in anticipo o in determinati orari (soprattutto per quanto riguarda i voli aerei), magari facendo ricorso anche alle app che notificano abbassamenti di prezzo, restano inaccettabili per l’associazione dei consumatori maggiorazioni di questo tipo, poiché ledono fortemente il diritto alla mobilità dei cittadini, costringendoli in molti casi a rinunciare a viaggiare nel periodo considerato. Per questo la promessa per cui saranno sollecitati Antitrust e Autorità dei trasporti affinché avvino maggiori indagini per verificare l’esistenza di abusi o pratiche scorrette.