VIDEO | Coinvolto nell'operazione “Affare comune”, l'amministratore si trovava agli arresti domiciliari. Per il Tribunale delle libertà sarebbero venute meno le esigenze cautelari
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Torna il libertà il sindaco di Palizzi Walter Arturo Scerbo. Lo ha deciso il tribunale della libertà di Reggio Calabria, presieduto da Silvia Capone, che ha accolto l'istanza dei difensori e ha revocato gli arresti domiciliari per l'ex primo cittadino coinvolto nell'inchiesta della procura di Locri denominata "Affare comune". Scerbo era stato arrestato dai Carabinieri il 5 luglio scorso in quanto accusato insieme ad altre tre persone, fra cui due ex consiglieri comunali. I tre amministratori pubblici, stando all'inchiesta, avrebbero ripetutamente attinto alle casse del Comune emettendo mandati di pagamento per rimborsi spese gonfiati a proprio favore o per liquidare a terzi prestazioni mai eseguite o per prestazioni diverse da quelle per cui i fondi erano stanziati.
Per gli inquirenti il danno procurato all’Amministrazione comunale è di circa 340mila euro. Oltre a Scerbo ai domiciliari finirono gli ex consigliere di maggioranza Antonino Proietto e Davide Palermiti. In carcere invece, finì il 40enne Luigi Palumbo di Brancaleone, titolare del bar/ricevitoria “Plaza” di Palizzi; tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo - con la complicità di altre 21 persone - della sottrazione di ingenti somme di danaro per il tramite delle casse comunali palizzesi. Per gli inqurenti sarebbero stati sottratti e distratti i fondi dell’Unione Europea destinati al progetto “Life Caretta”, di cui il Comune di Palizzi è stato capofila, nonché quelli relativi all'accoglienza dei migranti.