VIDEO | Le strutture sono state abbattute alla presenza dei carabinieri. Il sindaco: «L’illegalità dei vivi ha profanato il luogo sacro dove riposano i defunti»
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Uno spazio destinato a bare e loculi edificato abusivamente. Siamo nel cimitero di Locri dove stamane le ruspe sono entrate in azione per abbattere un centinaio di tombe costruite illegalmente. L’operazione è scattata dopo un’indagine nei mesi scorsi in seguito ad un normale controllo sui lavori in corso all’interno della struttura cimiteriale locrese. Un viavai di mezzi di cantiere che ha destato sospetto facendo scattare le verifiche.
«I vivi hanno profanano con assurde realizzazioni il luogo sacro dove riposano i defunti» è il commento del sindaco di Locri Giovanni Calabrese, presente alle operazioni di abbattimento, insieme ai vigili urbani e ai carabinieri. Grazie alle verifiche effettuate, era emersa una condizione che perdurava da decenni, una edificazione selvaggia e abusiva al punto da rendere difficoltosa e inefficace la manutenzione di un cimitero che versa in condizioni penose. Passeggiando tra i cipressi locresi scopriamo anche un campo di croci. Sotto i resti umani di cittadini anonimi morti da oltre 100 anni di cui nessuno ha più memoria. Un angolo di cimitero a metà tra storia e degrado.
«Questo è solo il primo passo – ha sottolineato il primo cittadino - Restituiremo decoro e dignità al nostro cimitero».