La relazione dei vigili del fuoco sull’incidente del 6 gennaio costato la vita alla donna originaria di Canolo e al 38enne Morgan Algieri. I due hanno aperto la portiera ma non sono riusciti a risalire
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Tiziana Tozzo, la donna calabrese morta annegata nel lago di Como dopo un volo sull’auto condotta da Morgan Algieri, ha tentato di salvarsi uscendo dall’auto. La conferma del tentativo dei due arriva dalla relazione dei vigili del fuoco che hanno ricostruito quello che finora si può capire di quanto avvenuto nella tarda sera del 6 gennaio a Como, sul lungolago.
La giovane originaria di Canolo, nel Reggino, e l’uomo hanno aperto la portiera lato guida della Mercedes del 38enne – pilota di volo ma anche sub esperto, addestrato a mettersi in salvo anche in situazioni come quella – e sono riusciti a uscire dall’abitacolo. Non sono, però, riusciti a risalire dalla profondità del lago, forse per l’acqua gelida o per la mancanza di ossigeno dopo la lotta disperata per aprire quella portiera.
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Dopo un mese di contatti via social, quella sera i due avevano cenato a Como – lui arrivava da Brembate Sopra, a Bergamo, dove viveva, lei da Cantù, da una casa dove ha lasciato un figlio di 14 anni che aveva tirato su da sola.
Le indagini si sono subito concentrate sull’ipotesi di un malore, di un errore umano, o di un guasto a quel suv che Algeri aveva preso con un noleggio a lungo termine e che – aveva raccontato nei giorni precedenti alla ex fidanzata – gli stava dando qualche problema.