Il Tribunale del Riesame dovrà pronunciarsi nuovamente sul caso dopo il rinvio disposto dalla Corte di Cassazione. Il professionista di Catanzaro era accusato di far parte di una associazione a delinquere
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La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato le accuse mosse nei confronti di Giuseppe Aiello, coinvolto nell'ottobre scorso in una indagine avviata dalla Procura di Catanzaro su un presunto giro di falsi testamenti. In particolare, il professionista e titolare di diverse farmacie nella provincia di Catanzaro era stato arrestato perché ritenuto responsabile di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla falsificazione di testamenti, riciclaggio ed autoriciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione.
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L’indagine sviluppata da marzo 2020 a luglio 2021, aveva portato all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e sette ai domiciliari, nonché al sequestro di 1,5 milioni di euro. All’indomani del suo arresto, già in sede di interrogatorio di garanzia reso davanti al Gip, Giuseppe Aiello aveva negato ogni accusa, producendo documentazione difensiva.
Oggi la Corte di Cassazione, in accoglimento dei motivi di ricorso depositati dagli avvocati Valerio Accorretti Vianello ed Antonio Lomonaco, ha disposto un nuovo giudizio innanzi al Tribunale del Riesame di Catanzaro in diversa composizione.