Ha lasciato il carcere per la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari Marco Scalzo, 34enne, rimasto coinvolto nell'inchiesta sui presunti falsi testamenti istruita dalla Procura di Catanzaro. L'uomo, secondo l'ipotesi degli inquirenti, avrebbe svolto il ruolo di organizzatore e capo dell'associazione intrattenendo rapporti con Luciano Crispino, 61 anni di Catanzaro ed impiegato di Poste Italiane, accusato di essere l'informatore e di aver riferito sull'esistenza di clienti deceduti e privi di familiari che avessero stipulato polizze assicurative o depositi postali. 

L'inchiesta ruota attorno a presunte operazioni di falsificazione di testamenti per riscuotere le polizze assicurative. Dal 17 ottobre Marco Scalzo si trovava ristretto in carcere ma su richiesta del legale difensore Giuseppe Vetrano, ha ottenuto la misura degli arresti domiciliari.