La decisione scaturita da un difetto di motivazione nella convalida dei provvedimenti di fermo disposti dalla Procura distrettuale antimafia
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sette delle 18 persone arrestate lo scorso 13 dicembre nell’ambito dell’operazione interforze denominata Testa del Serpente, sono state scarcerate dal Tribunale della Libertà che, su istanza degli avvocati difensori, ha rilevato un difetto di motivazione nella convalida da parte del Gip di Cosenza Giuseppe Greco, dei provvedimenti di fermo disposti dalla Procura Distrettuale di Catanzaro.
Si tratta in particolare di Marco e Luigi Abbruzzese, Adamo Attento, Francesco Casella, Carlo e Giovanni Drago, Pasquale Germano.
Resta in piedi il castello accusatorio
Accogliendo le istanze dei rispettivi difensori, i magistrati del riesame hanno rilevato la carenza, nel provvedimento di convalida, di un’autonoma valutazione da parte del giudice per le indagini preliminari, in ordine alle esigenze cautelari ed ai gravi indizi di colpevolezza che avevano determinato l’arresto.
La decisione non inficia il castello accusatorio nei confronti dei presunti esponenti delle cosche cosentine. Sulla richiesta di applicazione delle misure restrittive dovrà adesso pronunciarsi il Gip distrettuale di Catanzaro.