Il direttore dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: «Scossa non collegabile ai vulcani sottomarini del Tirreno»
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«Non abbiamo elementi di alcun tipo per dire se il sisma di oggi è collegabile ai vulcani sottomarini del Tirreno cosentino di cui molto si parla ultimamente». Lo dice all'Agi Salvatore Stramondo, direttore dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. «Si tratta di una zona molto sismica, quindi non ci sorprende che si sia verificato un evento che per noi è di moderata entità, - dice Stramondo - vista la magnitudo momento di 4.4 della scossa maggiore. Ci tengo a dire che la magnitudo momento misura l'energia liberata dal sisma, ed è diversa dalla magnitudo locale o Richter - spiega Stramondo - sono scale diverse e spesso si genera confusione nelle stime. È stata comunque una scossa molto avvertita, perché abbiamo un servizio di feedback dei cittadini e abbiamo avuto centinaia di segnalazioni dalla punta estrema della Calabria alla Campania - sottolinea Stramondo - ma se si pensa ad alcuni terremoti anche di magnitudo 9, verificatesi in Giappone o al largo del Cile, o in Indonesia, questo è un evento di moderata intensità».
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