Altrettanti sono i feriti, moltissimi dei quali versano in condizioni gravi. Stanno tutti bene i circa 500 italiani presenti nell'area colpita, alcuni sono già riusciti a rientrare
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Il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito il Marocco è salito a 2.012. Lo ha riferito la televisione di Stato marocchina citando il ministero degli Interni. I feriti sono 2.059, di cui 1.404 in condizioni critiche. Lo riporta Al Arabiya. Il bilancio precedente era di 1.305 morti.
Il sisma, ha riferito l'Us Geological survey, ha avuto luogo alle 23.11 locali di venerdì 8 settembre ed è stato di magnitudo 6.8 della scala Richter. L'epicentro è stato localizzato 70 chilometri a sudovest di Marrakesh, ad una profondità di 18.5 chilometri. La violenta scossa di terremoto è stata avvertita anche nel sud della Spagna e in Portogallo.
A seguire, il Centro Sismologico Euro-mediterraneo ha localizzato altri 10 eventi, il più forte ha avuto magnitudo 4.8. Si tratta del terremoto più grave che abbia mai colpito il Paese, secondo i media.
La scossa si è sentita con particolare intensità a Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca. L'emittente televisiva statale Al Aoula, riferisce che le squadre di soccorso hanno difficoltà a raggiungere le aree più colpite a causa dei danni e dei blocchi presenti lungo le strade.
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Stanno tutti bene i circa 500 italiani sorpresi in Marocco dal violento sisma. Molti erano in vacanza, altri nel Paese per ragioni di lavoro. Alcuni sono già riusciti a tornare in Italia e per tutti gli altri la priorità è il rientro. È stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a rassicurare dopo le prime allarmanti notizie sulle dimensioni della tragedia che ha colpito un Paese, e in particolare un'area come quella di Marrakech, dove il turismo italiano è di casa.
È bloccata sul passo montano del Tizi n' Test, sull'Atlante, una famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che ieri mentre si trovava in hotel è rimasta isolata a causa del terremoto. «Le ruspe stanno lavorando intensamente - riporta la donna all'Ansa - ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo».
Intanto sono stati annunciati dal gabinetto reale tre giorni di lutto nazionale. «È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici», si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall'agenzia ufficiale Map, al termine di una riunione presieduta dal re Mohammed VI e dedicata all'esame della situazione dopo il terremoto.