VIDEO | Il piano di emergenza eseguito perfettamente ma i veicoli hanno creato ingorghi. Il racconto dei piccoli studenti: «Abbiamo avuto paura ma stiamo bene»
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Sono le ore 10.19 quando la terra inizia a tremare. Pochi interminabili secondi che fanno temere il peggio. L’epicentro del sisma di magnitudo 4.3 è al largo della costa vibonese, nelle acque antistanti Briatico, a una profondità di 10 chilometri.
Scatta il piano di emergenza
La scossa, fortissima, viene avvertita distintamente da tutta la popolazione del Vibonese, ma anche a Lamezia Terme e Catanzaro e lungo la fascia tirrenica cosentina. Scene di panico, tutti gli edifici pubblici e le scuole vengono fatti evacuare. Gente in strada. Scatta il piano di emergenza. Gli studenti sanno come comportarsi: «Lo scorso anno ci siamo esercitati», ricorda una studentessa. È stata per tutti un’esperienza forte: «Abbiamo sentito un tremolio e la maestra ci ha detto di nasconderci sotto ai banchi – racconta un altro scolaro -, poi è suonata la campanella e siamo usciti». I genitori si precipitano davanti alle scuole, «siamo più spaventati noi che i nostri figli», dice una mamma. «Io ho avuto paura, ma non ho pianto», commenta un altro studente.
Le auto bloccano le vie di fuga
Piazza Martiri d’Ungheria, sede di diversi istituti e uno dei principali punti di raccolta in caso di calamità, è un ingorgo di auto che ostacolano il passaggio (unico capoluogo di provincia con una simile situazione). «Ci siamo dovuti barcamenare tra le macchine», ammette una docente. Un disagio che riporta pure la dirigente scolastica Mimma Cacciatore che plaude ai docenti per avere fatto evacuare la scuola Don Bosco senza alcuna difficoltà, «l’unico ostacolo – denuncia – sono state le auto parcheggiate in piazza Municipio che hanno ostruito le vie di fuga».
Nessun danno, solo tanto spavento
Dai primi sopralluoghi effettuati dalla Protezione Civile, il sisma non ha provocato danni a cose o a persone ma solo tanto spavento. Ricordiamo che la decisione di trasformare piazza Municipio in un parcheggio – almeno in alcune ore della giornata – risale all’amministrazione guidata dall’allora sindaco Nicola D’Agostino, prorogata poi dall’amministrazione guidata da Elio Costa e rimasta immutata anche con l’attuale amministrazione del primo cittadino Maria Limardo.