Le Terme Luigiane riapriranno, molto probabilmente a fine luglio. È l'esito dell'accordo tra la Regione Calabria e la Sateca, la società che ha gestito il compendio per quasi un secolo fino a due anni fa. In una nota pubblica, l'ente guidato da Roberto Occhiuto fa sapere che nella giornata di oggi la giunta regionale ha approvato una delibera con cui viene attuata una recente legge approvata dai consiglieri di Palazzo Campanella.

Il documento autorizza la Fincalabra ad entrare nel capitale sociale della nuova società di gestione, la Terme Sibarite, di ricapitalizzarla e di sottoscrivere con i precedenti gestori un contratto di fitto d’azienda per il controllo e la gestione delle Terme Luigiane

Che cosa accade adesso

«Ieri l’assemblea dei soci di Sateca (società che finora ha gestito l'intero compendio termale, ndr) ha accettato l’offerta della Regione, e il timing proposto dal governo regionale, si potrà dunque procedere nella direzione indicata dal presidente Roberto Occhiuto», si legge ancora nella nota. 

Nel nuovo contratto è prevista l'opzione all’acquisto che si potrà esercitare entro il 31 dicembre del 2024. Si tratta di «un’operazione positiva, realizzata anche grazie a Sateca, che ha aderito ad una proposta conveniente per entrambe le parti e che mira al rilancio del sistema termale regionale e al definitivo recupero di un presidio, le Terme Luigiane, conosciuto in tutto il mondo e dalla grandissime potenzialità».

Le Terme Luigiane, gestite dalla società cosentina fino all'estate del 2020, erano rimaste chiuse dall'estate successiva a causa di «un contenzioso aperto tra Comuni e società privata, con il serio rischio che non potessero più riaprire». Di qui l'intervento della Regione, che consentirà finalmente il riavvio delle attività.

Vittoria a metà

Se da un lato il presidente Occhiuto è riuscito nell'impresa di riavviare il motore delle attività termali dopo mesi di stallo, dall'altro non è riuscito a mettere a tacere polemiche e malumori. Intanto, la stagione è salva, ma solo in parte. Aprire i cancelli a fine luglio, o forse all'inizio di agosto, significa aver decimato prenotazioni e incassi.

Dei 250 dipendenti in forza alla società Sateca, solo una parte verrà riassunta con la nuova società. Una fetta cospicua, durante i mesi di trattative, ha dovuto trovare un altro impiego e ora la nuova sfida sarà trovare il personale adeguato e formato per tempo. In ultimo, e non per importanza, moltissimi dipendenti avevano sperato fino all'ultimo nel prosieguo della gestione Sateca, la società cosentina facente capo alla famiglia Ferrari, che ha dapprima gestito le Terme Luigiane per ottant'anni, fino al 2016, e poi di proroga in proroga fino al 2020. In questa fase dovrà garantire il ripristino delle attività, per poi lasciare il passo ai nuovi gestori. I lavoratori, ad ogni occasione pubblica, hanno sempre difeso la Sateca, parlando di un'azienda sana, che ha sempre messo al primo posto i diritti dei dipendenti. Si chiude così un'epoca, fatta anche di rapporti umani, che, comunque vada, lascerà sempre un po' di amaro in bocca e tanti dubbi che attendono ancora risposte.