Due persone, Salvatore Giannone di 51 anni di Fuscaldo, commerciante, e Attilio Chianello di 33 anni di San Lucido sono state poste agli arresti domiciliari dagli agenti della squadra mobile di Cosenza in esecuzione di una ordinanza emessa dal Gip di Catanzaro Antonio Battaglia su richiesta della Procura Distrettuale di Catanzaro. I due soggetti sarebbero vicini al clan Perna.

Pretendevano quasi trentamila euro a titolo estorsivo

Secondo quanto accertato dalle indagini, avrebbero minacciato con modalità mafiose, nello scorso mese di giugno, un imprenditore edile operante nel territorio cosentino, per costringerlo a pagare una somma di denaro a titolo estorsivo. In particolare Chianello, amministratore di fatto della società Eurocostruzioni srl, impresa a cui la vittima aveva subappaltato l’effettuazione di alcuni lavori relativi ad un appalto pubblico nel comune di Rende, avrebbe preteso un’ulteriore somma di 27.000 euro.

!banner!

Minacciato l'intervento di un esponente del clan Perna

Alle insistenti richieste di Chianello si affiancava poi Salvatore Giannone il quale, evocava anche l’appartenenza al gruppo criminale dei Perna di Cosenza minacciando esplicitamente il coinvolgimento nella vicenda del fratello Giovanni Giannone, detto u gaddrinaru, esponente di primo piano del clan. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Cosenza e coordinate dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Camillo Falvo, hanno consentito di raccogliere gravi e determinanti elementi di colpevolezza a carico di Attilio Chianello e Salvatore Giannone, tali da indurre il Gip ad emettere il provvedimento restrittivo.