Fortunatamente nessun ferito. Da quanto si apprende però molti degli ospiti in protesta sarebbero riusciti a uscire dalla struttura dileguandosi nelle campagne circostanti
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Prima notte di zona rossa, alla tendopoli di San Ferdinando, all'insegna della tensione.
Una settantina di migranti, su trecento ospitati nella struttura, che il cui accesso libero è interdetto da oggi, ha risposto con una sassaiola all'ordine di non entrare e non uscire senza permessi dal campo. Per una decina di minuti un lancio di pietre dall'interno del campo all'esterno, verso l'area solitamente presidiata dalle forze dell'ordine, ha fatto temere il peggio. Staccato anche l'impianto dell'energia elettrica.
Per fortuna nessun ferito e, da quanto è possibile constatare nella zona buia, nessun danno ai mezzi della polizia intervenuti con autoblindo del reparto operativo, ovvero con l'equipaggiamento antisommossa. Sul posto stanno operando gli agenti al comando del primo dirigente del commissariato di Gioia Tauro, Diego Trotta.
Da quel che hanno riferito alcuni testimoni degli incidenti, vi è però un dato che preoccupa più degli altri: i migranti protagonisti degli incidenti solo in piccola parte sono rientrati nelle tende, molti sono usciti dalla struttura aggirando la zona e dileguandosi nelle campagne circostanti.