Continua la battaglia di Mary Sorrentino, madre della sedicenne scomparsa a seguito di un intervento di appendicectomia eseguito a Vibo. Rivolge la sua proposta, che ha già ottenuto oltre 1500 sostenitori, direttamente al premier Conte
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sono già 1558 i sostenitori della battaglia di Mary Sorrentino, madre di Federica Monteleone, per l’installazione di telecamere all’interno delle sale operatorie degli ospedali di tutto il territorio nazionale. La mamma della sedicenne scomparsa a seguito di un intervento di appendicectomia cui era stata sottoposta nell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, rivolge la sua petizione direttamente al premier Giuseppe Conte chiarendo come lo scopo dell’iniziativa pubblica lanciata circa un mese fa sia quello di «garantire chiarezza immediata, giustizia garantita e tempi processuali brevi nei casi di malasanità, a tutela delle vittime e degli operatori; col vantaggio di risposte in tempi accettabili sia per le vittime che per gli eventuali indagati, cosa non trascurabile a livello emotivo-sentimentale, il risparmio economico di processi lunghissimi, che spesso finiscono in prescrizione, non garantendo così giustizia e verità, e lo snellimento del lavoro dei giudici nei tribunali fin troppo affollati». Relativamente alle implicazioni sulla riservatezza, Mary Sorrentino spiega come il rischio di «violazione della privacy è superabile con la firma del consenso informato, così come già avviene prima di ogni intervento per i rischi dello stesso sul paziente».
Per aderire alla proposta lanciata dalla mamma di Federica è sufficiente collegarsi alla piattaforma web changhe.org all’indirizzo http://chng.it/Kt2syryr