La verifica sui conti calabresi non si è ancora conclusa. Il tavolo convocato ad inizio agosto dai ministeri che vigilano sul piano di rientro sanitario è stato aggiornato per concludere la disamina sui documenti contabili prodotti dalla struttura commissariale, ancora parziali. Il verbale della scorsa seduta è rimasto aperto, il giudizio sospeso in attesa di un nuovo faccia a faccia che con ogni probabilità dovrebbe essere calendarizzato alla fine di settembre.

Consuntivi 2023

Oltre ai consuntivi 2022 – tutti riadottati e bollinati dal commissario ad acta – la delegazione calabrese conta di riuscire a consegnare anche i bilanci 2023, se non tutti approvati almeno adottati dalle singole aziende sanitarie e ospedaliere e, in tasca, il varo del consolidato e il bilancio della gsa (gestione sanitaria accertata) 2022, entrambi però da sottoporre al parere di un terzo certificatore.

Verifica terza

Lo prevede la legge per quelle Regioni che gestiscono direttamente una quota del finanziamento sanitario, le attività di consolidamento, svolte per ora sotto la regia condivisa dell’advisor contabile Kmpg, dovranno essere ulteriormente verificate da un responsabile regionale, ancora da individuare.

Nuova istruttoria

Ma il peggio è passato. Al terzo piano della Cittadella è maturata la convinzione di esser riusciti a mettere in cassaforte il risultato, l’istruttoria sui consolidati 2023 si prevede decisamente più soft rispetto all’operazione chirurgica compiuta sui precedenti documenti contabili, i primi dati alla luce dopo diversi anni dall’Asp di Cosenza e Reggio Calabria.

Osservate speciali

Le due aziende sanitarie restano, tuttavia, osservate speciali: entro la fine dell’anno dovranno approvare tutti i bilanci precedenti, condizione tra l’altro posta dai tecnici ministeriali ai fini dello sblocco delle risorse scaturite dal maggior gettito delle aliquote fiscali, congelate per ora da Roma a garanzia degli equilibri contabili.

Lavoro di cesello

Sui consuntivi 2023 si prevede, insomma, solo un lavoro d’affino per sanare le incongruenze pur rimaste e cristallizzate nelle osservazioni che hanno accompagnato il varo dei bilanci d’esercizio 2022. Soprattutto, ad esempio, sul fondo rischi, su cui in passato si sono addensate le inchieste della magistratura che hanno travolto Asp di Cosenza e Cittadella.

Stime prudenziali

Mezzo miliardo le risorse accantonate per ora nel consolidato 2022, una stima di estrema prudenza che tiene evidentemente conto del rischio soccombenza nelle cause intentate contro le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. E poi le partite infragruppo, già oggetto di rilievi da parte del tavolo di verifica interministeriale. Istituiti gruppi di lavoro per ripulire i bilanci delle aziende dai debiti e o crediti per prestazioni erogate reciprocamente computati nei documenti contabili ma che non trovano corrispondenza.