Organizzata dalla Consulta delle associazioni, è in corso a Taurianova una manifestazione di condanna dell'attentato dinamitardo subito nottetempo dal sindaco Fabio Scionti. Al microfono sistemato sul portone del palazzo di città, hanno preso la parola diverse figure del panorama locale. Il presidente della consulta, Filippo Andreacchio ha specificato che l’assenza del primo cittadino alla manifestazione è dovuta alla predisposizione di un servizio di scorta, che ha giudicato “sconveniente” la sua partecipazione per motivi di sicurezza. Fra gli altri sono intervenuti anche il testimone giustizia Nino Bartuccio, don Pino Demasi e l'ex parlamentare taurianovese Angela Napoli.

 

Polemiche sono state sollevate per la mancata presa di posizione dell'opposizione, con l'esclusione dei consiglieri Stella Morabito e Filippo Lazzaro che hanno scritto una nota nel pomeriggio, mentre nessun altro componente della minoranza ha condannato il gesto consistito nell'esplosione di un ordigno sistemato sotto l'auto del sindaco Pd. Successivamente ha però preso la parola Raffaele Scarfò del gruppo "Innamorati di Taurianova" e consigliere di opposione, polemizzando con i colleghi del Consiglio assenti. Don Cosimo Furfaro ha portato invece la testimonianza delle parrocchie taurianovesi.

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L'intervento del governatore Mario Oliverio è partito dalla simbologia particolare di Taurianova. "Sono qui - ha detto il presidente - anche perchè questa città rappresenta una sfida per l'intero Paese, essendo Taurianova la prima in Italia ad avere un consiglio sciolto per mafia. Se siamo ancora qui per parlare e condannare gesti di questa gravità, significa che dobbiamo proseguire con il senso di comunità, sostenendo il processo di cambiamento avviato da Fabio e facendo in modo che questa giornata di ribellione prosegua con altre iniziative". Lo stesso presidente, alla fine, ha informato di essere stato a fare visita a Scionti nella sua casa, teatro dell’attentato.