«Illustrissimo presidente, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario al Tar Calabria abbiamo rappresentato - riprendendo le valutazioni fatte dal presidente nella sua relazione – la drammatica situazione del ruolo dei magistrati in questa sede in servizio e si è, in questi giorni, aggravata con l’autorizzazione al fuori ruolo della dottoressa Goggiamani».

È quanto si legge in una lettera inviata al presidente del Consiglio di Stato a firma degli avvocati Alfredo Gualtieri, presidente della Camera Amministrativa Distrettuale, e Oreste Morcavallo, delegato regionale Siaa.

«Sette magistrati in tutto (presidente compreso) a fronte di un organico di 12, e l’esistenza di due sezioni che operano al massimo della possibilità e degli umani sforzi. Basti pensare che nel 2021 sono stati introiettati 1962 ricorsi a fronte di circa 600 di altre sedi (vedi Latina e Marche) per le quali, addirittura è stata deliberata l’istituzione di altre Sezioni interne».

«È una situazione quella della sede del Tar Calabria – prosegue la lettera -, assolutamente insostenibile che stride con l’esigenza di sempre maggiore giustizia (anche soprattutto amministrativa di un territorio fortemente “a rischio”, come lei stesso ha avuto modo di rilevare nella sua pur breve visita qui a Catanzaro».

«Ci rivolgiamo, pertanto, ancora una volta, alla sua sensibilità perché si ponga fine con atti concreti, però, sin da subito tale situazione se del caso proponendo all’organo di autogoverno di “rivedere” le assurde determinazioni assunte sulle nuove sezioni interne, per la maggior parte del tutto ingiustificato. Se ritiene – conclude la lettera -, siamo disponibili a un incontro a Roma ma, nelle more - al fine anche di evitare azioni di protesta - della categoria. Le chiediamo un immediato interpello di trasferimenti di magistrati alla sede di Catanzaro, “tamponando” con l’invio in missione, fino a fine anno, almeno due magistrati. In attesa di assicurazione, si porgono referenti ossequi».