Cittadini alle prese con contagi nel proprio nucleo familiare in crescita e con spese difficili da sostenere: «Alcuni datori di lavoro chiedono i risultati del molecolare. Costo dai privati? Almeno 70 euro a persona»
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Una situazione sanitaria ancora emergenziale con costi che pesano sulle famiglie. Non solo in termini affettivi, di isolamenti forzati, di vuoti lasciati dalle vittime del virus, di effetti sulla salute e sulla psiche. Ma anche in termini economici. Il Covid-19 è anche una questione di spese che si ripercuotono su nuclei familiari già provati dalla precarietà del lavoro in un tessuto economico-sociale sempre più fragile, messo in ginocchio da due anni di pandemia. Dalle mascherine chirurgiche alle ffp2, passando per i tamponi. Pure in questo caso, gli sforzi del sistema sanitario non bastano.
I costi per i tamponi e le spese a carico delle famiglie
La questione viene sollevata da una famiglia vibonese che ci racconta le difficoltà nell’affrontare la malattia: «Siamo un nucleo composto da cinque persone, siamo tutti vaccinati chi con due, chi con tre dosi. Per alcuni di noi, i sintomi sono stati più evidenti, per altri si sono manifestati in maniera più leggera. Tutti, però, dopo un test rapido fatto in casa ci siamo recati in farmacia per fare il tampone. Costo di 15 euro, 75 euro in totale. Ma non solo. Dopo una settimana abbiamo ripetuto il test che ha confermato il contagio per chi inizialmente aveva ricevuto esito negativo. Altri 75 euro. Tra 15 giorni, il tampone dovrà essere ripetuto per accertare o meno l’avvenuta guarigione». In tutto questo, l’amarezza per l’assenza di istituzioni sanitarie vicine ai bisogni dei cittadini: «Non so quante volte abbiamo provato a chiamare i due numeri forniti dall’Azienda sanitaria di Vibo per prenotare un molecolare. Mai nessuna risposta. Abbiamo anche sollecitato il medico di base ma ci ha risposto che non poteva segnalare. Sicuramente la farmacia dove abbiamo effettuato i test ha inoltrato i risultati all’Asp ma a distanza di giorni, ancora il nulla».
Le file infinite davanti alla farmacia
La vicenda molecolare solleva un altro capitolo della storia: «Ci sono datori di lavoro che richiedono il documento attestante la positività al Covid a seguito di molecolare. Risultato? Dai privati si spende minimo 70 euro a persona. Siamo all’assurdo, non tutti riescono a far fronte a queste cifre. C’è chi, in enorme difficoltà economica, si trova costretto a chiedere soldi in prestito per poter effettuare i test». Senza contare altri aspetti della situazione: «Anche se non stavamo bene, siamo dovuti uscire di casa e abbiamo dovuto affrontare file infinite davanti alla farmacia».
Come emerso già in precedenti segnalazioni, ad alimentare i malumori, la carenza di punti di riferimento: «Dopo due anni di pandemia non siamo tutelati in nessun modo. Leggiamo sui giornali tanti annunci di cambio di rotta per Calabria, di “rivoluzione” nella sanità ma ci chiediamo, chi ci governa ha contezza di cosa stanno passando le famiglie? Soprattutto chi non riesce ad arrivare a fine mese e si ritrova a dover spendere tutti questi soldi in tamponi?».