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“La decisione del GIP riconosce pienamente la legittimità e la correttezza del mio operato come assessore regionale al personale. Non posso che esprimere soddisfazione per il chiaro e netto proscioglimento dal capo di imputazione principale, secondo il quale avrei fatto adottare alla Giunta regionale una deliberazione illegittima allo scopo di favorire la prosecuzione dell’incarico contro legge a due dirigenti di settore esterni alla Regione. Era questo il nodo centrale del procedimento. Il giudice ha stabilito, nella sua imparzialità, che il sottoscritto non ha proposto atti illegittimi. Non ho dubbi che nel processo che si celebrerà il prossimo 23 luglio i miei impareggiabili legali, avvocati Francesco Scalzi ed Enzo Ioppoli, riusciranno a dimostrare che anche per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, strettamente legato al primo, il mio comportamento è stato corretto e lineare. Se la deliberazione di prosecuzione degli incarichi era legittima, come ha riconosciuto il GIP, non avrebbe avuto senso proporre la revoca in autotutela dello stesso atto. Resto in serena attesa del dibattimento di luglio, confermando la mia piena e totale fiducia nell’operato della magistratura”.