L'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria commenta la decisione della Procura antimafia di opporsi alla sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Catanzaro: «L'affronterò a testa alta» (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Sono pronto a dimostrare la mia totale estraneità alle accuse ipotizzate dalla Procura anche davanti alla Corte d'appello, così come è già avvenuto davanti al Tribunale del riesame, alla Cassazione e al Gup». Così in una nota Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale della Calabria e oggi dirigente di Noi con l'Italia dopo l'addio con Forza Italia, dopo che la Dda di Catanzaro ha proposto appello contro la sua assoluzione in primo grado dall'imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso nel processo Farmabusiness.
Un ricorso che - dice Tallini - «non mi sorprende, anzi era ampiamente previsto e non intacca la mia serenità e la mia fiducia nella magistratura».
«Tre fasi di giudizio terzi, il Riesame, la Cassazione e il Gup - aggiunge Tallini - hanno stabilito l'assoluta insussistenza di prove e di indizi a mio carico, certificando la mia completa estraneità a fatti criminali o illegali. In particolare, con la sentenza di primo grado, sono stato totalmente assolto, con formula ampia, dalle accuse formulate dalla Procura. Affronterò a testa alta, dunque, anche il processo d'appello, con la forza di chi ha servito le istituzioni sempre con umiltà e correttezza e nella sua lunga storia politica e amministrativa ha sempre contrastato con fermezza i fenomeni criminali, che rappresentano un grave ostacolo alla crescita e allo sviluppo della nostra terra».
«Ho sempre onorato le istituzioni - conclude l'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria - dove il consenso popolare mi ha voluto e non ho mai tradito la fiducia che tantissimi calabresi hanno nutrito verso di me».