Green pass rafforzato - o Super green pass - al lavoro per dipendenti pubblici e privati: da domani, 15 febbraio, scatta l'obbligo per gli over 50. Diventato illimitato per chi ha tre dosi di vaccino oppure è guarito e ha almeno due dosi di vaccino, il certificato verde rafforzato sarà dunque necessario a partire dai 50 anni di età per accedere ai luoghi di lavoro.

«L'obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione», si legge nelle faq dedicate.

Ma cosa si rischia senza?

Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. Come già avviene per i lavoratori sprovvisti di Green Pass, anche i lavoratori ultra-cinquantenni che dal 15 febbraio 2022 saranno sprovvisti di Green Pass rafforzato al momento dell'accesso al luogo di lavoro saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione né altro compenso o emolumento, si spiega.

«Le polemiche le guardo con un certo distacco e penso che l'obbligo vaccinale per gli over 50 sia stata una scelta giusta e coraggiosa. Credo che dobbiamo insistere ancora sui vaccini», ha commentato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ospite di Mezz'ora in più su 'Rai3', in vista dell'entrata in vigore della misura.