Tutto da rifare, ma non sarà la stessa storia. Alla fine, il bando della discordia, che per settimane ha alimentato lo scontro politico al Comune di Vibo, si è auto-eliminato. Nessuno dei 4 candidati che avevano superato la selezione iniziale per la ricerca di un giornalista plurilaureato ed esperto del Pnrr ha passato indenne il colloquio. In 33 avevano aderito all’avviso pubblicato il 18 settembre scorso per la ricerca di un professionista che potesse affiancare il personale comunale impegnato nella programmazione degli interventi finanziati con il Pnrr. Un esperto in comunicazione per la «pianificazione di eventi, definizione di programmi e progetti, nel campo della valorizzazione dei beni culturali e del turismo».

Un bel po’ di carne al fuoco per cucinare la quale si chiedevano requisiti molto stringenti: due lauree, iscrizione all’Ordine dei giornalisti, esperienze in qualità di ufficio stampa e di direttore responsabile di testata ma anche un passato da dirigente d’azienda. E, ovviamente, un’ampia e approfondita conoscenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Un bando cucito su misura per qualcuno di cui conosciamo il nome», ha tuonato l’opposizione durante l’ultimo Consiglio comunale, chiedendo invano l’annullamento della procedura e scatenando la reazione furente del sindaco Enzo Romeo che ha rigettato con sdegno ogni insinuazione sul fatto la tavola fosse stata apparecchiata per un commensale ben preciso molto vicino a lui durante la campagna elettorale.
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