La nascita della struttura è stata deliberata dai nove sindaci dell'Ambito di Paola: a breve partiranno i lavori per l'adeguamento dell'edificio individuato come sede
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Una nuova casa rifugio per donne vittime di violenza sul Tirreno cosentino. «L’evoluzione dei casi di violenza domestica e sessuale contro le donne dimostra che dobbiamo mettere in campo una “risposta efficace e immediata” da parte di tutte le autorità. Ecco perché la Conferenza dei sindaci dei nove comuni guidati dal Comune di Paola ha deliberato di fare nascere sul nostro territorio una casa rifugio per donne vittime di violenza». Così, in una nota, il Comune di Paola dà la notizia.
La sede sarà quella messa a disposizione dal sindaco di Sangineto, Michele Guardia, «che ringraziamo – si legge nella nota – sin da ora per l’impegno e il lavoro proficuo svolto insieme all’assessore alle Politiche sociali, Antonio Logatto, ed alla dirigente dell’Ufficio di Piano, Annalisa Apicella, per aver svolto, in questi pochi mesi, un lavoro continuo e di cesello individuando struttura, risorse, e soprattutto elaborando un progetto di sviluppo delle azioni a tutela di donne e bambini, ovvero i soggetti più vulnerabili, e facendo ripartire una programmazione dell’Ufficio di Piano, più attenta alle esigenze delle persone (che da un po’ di tempo segnava stanchezza e perdita di smalto)».
«L’Ambito di Paola – prosegue la nota – ha deliberato l’ambiziosa conduzione a gestione diretta dell’importante centro che si svilupperà sul territorio e potrà essere a disposizione di tutta la regione Calabria tentando di offrire risposte a tanti casi di maltrattamento e di violenza alle donne e ai bambini. Da subito inizieranno i lavori di adeguamento della struttura per accogliere le donne con i loro bambini. L’Ambito di Paola ha voluto legare la filosofia politica che segna la linea di assoluta vicinanza al disagio sociale dei minori e delle loro famiglie deliberando anche l’adesione al Bando sul benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti per combattere la povertà educativa minorile. Un sistema integrato che vede le famiglie al centro dell’azione politica dei nove sindaci del Tirreno Centrale con un occhio privilegiato ad una crescita sociale delle persone più vulnerabili».
«La nascita nel territorio di una casa rifugio per donne vittime di violenza rappresenta la costruzione di un progetto di uscita dalla violenza e di reinserimento psico-sociale», dichiarano il sindaco di Paola, Giovanni Politano, e l’assessore Antonio Logatto.
«La struttura – spiegano – si rivolgerà a donne italiane o straniere in difficoltà, con o senza figli a carico, disponibili a coabitare con altre donne ed eventuali minori. Le donne ospiti devono essere disponibili a convivere con donne e bambini di altre culture e religioni, e a collaborare nella gestione della casa. Il progetto si rivolgerà anche a donne italiane o straniere che hanno subito o subiscono violenza in ambito domestico, relazionale, lavorativo o da sconosciuti e che necessitano di un sostegno professionale».