Davide non è solo. E adesso lo sa. Dopo l’appello della sorella e della mamma del 37enne che ha tentato 7 volte il suicidio in carcere, la garante regionale della salute Anna Maria Stanganelli facendo seguito alla documentazione ricevuta dai familiari, alle interlocuzioni con l'avvocato e all’articolo delle nostre testate ha «mandato una nota indirizzata al direttore della casa circondariale di Rossano Calabro, al Procuratore della Repubblica ff di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, al presidente del tribunale di sorveglianza Tortorella e al direttore generale dell'Asp di Cosenza chiedendo a ciascuno per le proprie competenze, di potersi attivare per individuare interventi mirati a tutela del diritto alla salute di Davide, che tengano conto della sua dignità di cittadino in rapporto alla fruizione dell’assistenza sanitaria e socio - sanitaria e del suo stato di salute psico - fisico, che sembrerebbe compromesso in modo severo».

La fragile condizione di Davide non è rimasta indifferente alla Garante che ha inteso prendersi carico di una così delicata situazione. Proprio per questo contestualmente ha richiesto al direttore della casa circondariale relazione relativamente alle condizioni di salute di Davide e di poterlo incontrare.

«Ho ricevuto ieri mattina prontamente riscontro dal direttore della casa circondariale che ringrazio per la celerità il quale mi ha trasmesso relazione sanitaria e relazione psichiatrica dalla quale si evince che tutte le cure e le visite necessarie si stanno prestando nei suoi confronti. In particolare per quanto attiene la relazione psichiatrica il detenuto è stato sottoposto a visita specialistica in data 7 gennaio 2025 e risulta monitorato dal punto di vista psicologico. Dalla relazione sanitaria si evince invece che il detenuto verrà sottoposto ad una rivalutazione specialistica neurochirurgica in centro specializzato per la patologia lamentata e inoltre non sono in atto tentativi autolesionistici. Inoltre dalla documentazione trasmessa stessa considerazione positiva nei confronti della casa circondariale è stata espressa dallo stesso Davide, documentazione dalla quale si evince che non sono in atto manifestazioni di protesta da parte sua».

La Stanganelli continuerà a monitorare la situazione consapevole della necessità di non spegnere i riflettori sull’emergenza che riguarda non solo Davide.