Ha preso piede oggi, davanti al Tribunale di Catanzaro, il processo Open Gates istruito dalla Dda di Catanzaro su una serie di presunti illeciti commessi all’interno del carcere di Catanzaro.

Nel procedimento – tra rito ordinario e abbreviato – sono coinvolte in tutto 77 persone, tra agenti della penitenziaria operativi a Siano, detenuti e familiari di detenuti.
Secondo l’accusa, all’interno della struttura erano sorti due gruppi criminali, uno dedito allo spaccio di stupefacenti nella casa circondariale e uno dedito allo smercio di sim card e telefonini. Il tutto avveniva, sostengono gli inquirenti, con la complicità di operatori della polizia penitenziaria e anche di parenti dei detenuti che provvedevano a fornire droga e telefonini. Un commercio illegale che avrebbe fruttato anche parecchio denaro. Nel corso delle attività di indagine eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, sono state infatti ritrovate due carte prepagate sulle quali ci sono state movimentazioni di denaro, in quattro mesi, pari a 35mila euro su una carta e a 15mila euro sull’altra.

Chiesta l’incompetenza territoriale

Nel corso dell’udienza di questa mattina l’avvocato Cristian Cristiano ha sollevato un’incidente di incompetenza territoriale per quanto riguarda i fatti di droga, chiedendo, su questa parte parte del procedimento, la trasmissione del processo a Cosenza.
Su questo tema il collegio si è riservato all’udienza del 25 marzo prossimo.

Nel procedimento con rito ordinario sono coinvolte 55 persone. Tra queste Angela Paravati - 59 anni, ex direttrice della casa circondariale di Catanzaro – e Simona Poli, 48 anni, comandante della polizia penitenziaria di Catanzaro dal 2018 al 2022.
Entrambe sono accusate di concorso esterno in associazione per delinquere. In più per Paravati si aggiungono le contestazioni di falso, evasione, falsità ideologica, corruzione.

Gli imputati 

Rosario Alimondi (difeso dall'avvocato Aldo Casalinuovo);
Antonio Armandi (difeso dall'avvocato Vittorio Ranieri);
Bruno Bartolomeo (difeso dagli avvocati Mario Scarpelli e Antonio Quintieri);
Giuseppe Bevilacqua (difeso dagli avvocati Antonio Ludovico e Dario Cuomo);
Loredana Cara (difesa dagli avvocati Innocenzo Palazzo e Gabriella Figliuzzi);
Vincenzo Chiappetta (difeso dall'avvocato Mario Scarpelli);
Antonio D'Aquino (difeso dall'avvocato Pietro Matacera);
Fabio Di Marino (difeso dall'avvocato Nicola Tavano);
Emanuela Elia (difesa dagli avvocati Maria Candida Elia e Arturo Bova);
Immacolata Erra (difesa dall'avvocato Mario Scarpelli):
Giovanna Gigliotti (difesa dall'avvocato Giovanni Schinea);
Gerardo Liberato Guerriero (difeso dall'avvocato Domenico Genua):
Carmine La Valle (difeso dall'avvocato Fabio Loris Falcone);
Costantino Leo (difeso dall'avvocato Michele Dolce);
Fabiola Lostumbo (difeso dall'avvocato Nicola Tavano);
Angela Paravati (difesa dagli avvocati Francesco Iacopino e Salvatore Staiano);
Salvatore Sandro Parlatore (difeso dall'avvocato Renzo Andricciola);
Angelo Parrotta (difeso dall'avvocato Francesco Catanzaro);
Angelo Pino (difeso dall'avvocato Cristian Cristiano);
Simona Poli (difesa dall'avvocato Francesco Iacopino);
Bruno Spatara (difeso dall'avvocato Pietro Sinopoli);
Noemi Spatara (difeso dall'avvocato Pietro Sinopoli);
Vincenzo Tamigi (difeso dall'avvocato Rosa Cosentino);
Franco Tormento (difeso dall'avvocato Mario Scarpelli);
Pierpaolo Tormento (difeso dall'avvocato Mario Scarpelli);
Giovanni Berlingieri (difeso dall'avvocato Alessio Spadafora);
Nicola Berlingieri (difeso dall'avvocato Mario Lucente);
Giovanni Bertocco (difeso dall'avvocato Maurizio Nucci);
Omar Ben M'Sallem (difeso dall'avvocato Riccardo De Santis); Fabio Bevilacqua (difeso dall'avvocato Arturo Bova);
Vincenzo Buonavita (difeso dall'avvocato Alberto Carlo Mari);
Sebastiano Buremi (difeso dall'avvocato Barbara Ventura);
Francesco Cannizzaro (difeso dall'avvocato Leone Fonte);
Luca Giuseppe Catizone (difeso dall'avvocato Giuseppe Costabile);
Pasquale Catizone (difeso dall'avvocato Giuseppe Costabile);
Franco Cerminara (difeso dall'avvocato Tonino Barberio);
Mattia D'Ambrosio (difeso dall'avvocato Francesco Catullo);
Giuseppe D'Elia (difeso dall'avvocato Davide De Caro);
Natalino D'Errico (difeso dall'avvocato Rocco Gerardo Mariano Di Torrepadula);
Luigi Di Sole (difeso dall'avvocato Arturo Bova);
Carmine Franco (difeso dall'avvocato Gregorio Ferrari):
Michele Futia (difeso dall'avvocato Giacomo Iaria);
Giuseppe Genesio (difeso dall'avvocato Giorgio D’Angelo);
Massimo Imbrogno (difeso dagli avvocati Giovanni Cadavero e Monica Cadavero);
Antonio Lostumbo (difeso dall'avvocato Vittorio Ranieri);
Carmine Marcello (difeso dall'avvocato Maurizio Corrado Costanzo);
Stefano Mattarello (difeso dall'avvocato Antonio Cavallo);
Erika Pistritto (difeso dall'avvocato Giorgio D’Angelo);
Salvatore Salvi (difeso dall'avvocato Davide De Caro);
Chiara Scalise (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Enzo Belvedere);
Danilo Torcasio (difeso dall'avvocato Tania Belardi);
Luca Torcasio (difeso dall'avvocato Tania Belardi);
Vincenzo Trimarchi (difeso dall'avvocato Filippo Strangi).