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In diverse centinaia hanno manifestato, questa mattina a Vibo Valentia, contro le degenerazioni dell'alternanza scuola-lavoro. Sono gli studenti di tre istituti cittadini: il Liceo Statale Vito Capialbi, il Liceo scientifico Giuseppe Berto e l' istituto tecnico commerciale Galileo Galilei.
Ritengono che i tirocini formativi obbligatori vadano organizzati meglio affinché siano davvero utili e, come i lavoratori quando rivendicano il loro salario, per un giorno hanno “scioperato” astenendosi dalla partecipazione ai progetti in corso.
«L’Alternanza scuola lavoro rischia di diventare una perdita di tempo», dicono. Un’opinione fortemente condivisa che diventa spunto per altre rivendicazioni. Le questioni aperte nella scuola sono tante, dalla mancanza di sicurezza negli edifici, alle borse di studio sempre inferiori ai richiedenti.
«I fondi per la scuola devono essere spesi - afferma uno studente -, abbiamo diritto a una formazione che ci garantisca reali opportunità lavorative. Il nostro futuro, e penso soprattutto ai noi studenti della provincia di Vibo Valentia, è tutt’altro che roseo».
La manifestazione a livello nazionale si è già svolta, ma gli studenti di Vibo hanno deciso di far sentire oggi la loro voce.
Riflettori accesi solo su di loro che avevano bisogno, forse più di altri, di far sentire il loro grido contro un sistema che – affermano - li danneggia e compromette il loro futuro: «Abbiamo voluto mostrare alla città che siamo attivi, che non tacciamo ma ci battiamo a pugni stretti per difendere i nostri diritti».
Rosaria Giovannone