VIDEO | Non è ancora chiaro il modo in cui avrebbero alterato i cedolini, tra le ipotesi l'hackeraggio del sistema. Il consiglio di disciplina dell'Annunziata ha aperto un procedimento che potrebbe sfociare nel licenziamento, intanto indaga la finanza
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Alteravano le loro buste paga inserendo in maniera indebita ore di straordinario e di reperibilità notturna, così da recepire indennità suppletive rispetto agli emolumenti dovuti. Così per circa due anni, cinque dipendenti dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, sarebbero riusciti ad incassare mese dopo mese, migliaia di euro in aggiunta allo stipendio ordinario. Secondo quanto si è appreso si tratta di impiegati amministrativi in servizio nella sede della direzione generale di Via San Martino.
Stipendi da favola
Il sistema illecito sarebbe venuto a galla quando qualcuno si è accorto dell'anomalo ammontare delle retribuzioni erogate a beneficio di soggetti destinati a funzioni tutt'altro che apicali o dirigenziali, e che però riuscivano ad ottenere remunerazioni estremamente elevate. A generare più di un sospetto inoltre, vi erano quelle voci relative ai compensi extra, normalmente attribuiti a personale sanitario e non a quello amministrativo. Non è chiaro se le manipolazioni siano state effettuate hackerando il sistema informatico oppure utilizzando in maniera impropria una password di ingresso, legittimamente detenuta per motivi di servizio, da almeno uno dei cinque impiegati al centro della vicenda.
Rischio licenziamento
Nei loro confronti il consiglio di disciplina dell'Azienda ospedaliera ha aperto un procedimento che potrebbe sfociare nel licenziamento, mentre la documentazione raccolta è stata trasmessa alla Procura di Cosenza che avrebbe delegato la guardia di finanza per gli accertamenti del caso. Il danno per l'Ente sarebbe stato quantificato in circa 300mila euro.