La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro avrebbe avviato una indagine relativa ad una fornitura di tovagliato che sarebbe stata effettuata dalla lavanderia industriale “Iacovo Maria” di Diamante su richiesta di un’amministrazione comunale dell’alto Tirreno cosentino. Come si ricorderà, l’attività imprenditoriale è stata oggetto di un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Cosenza.

Al vaglio degli inquirenti sarebbe finita una fattura emessa dalla lavanderia per un importo di circa 3.800 euro, a copertura delle spese di noleggio di tovagliato di varia natura. Secondo alcune indiscrezioni, la somma sarebbe stata regolarmente erogata ma non vi sarebbe traccia della controprestazione della lavanderia: il tovagliato a cui si farebbe riferimento nel documento fiscale, infatti, doveva servire per una fantomatica festa di paese, la quale però non si sarebbe mai svolta. Inoltre, l’importo non sarebbe congruo rispetto al tipo di servizio richiesto. I relativi documenti sarebbero stati acquisiti dalla guardia di finanza della compagnia di Paola.