(Aggiornamenti dai corrispondenti sul posto Procolo Guida, Vincenzo Imperitura, Nico De Luca e dalla redazione online)

È una strage di migranti quella avvenuta intorno alle cinque di questa mattina nello specchio d’acqua antistante la località Steccato del comune di Cutro, a una ventina di chilometri dal capoluogo Crotone. A quell’ora un vecchio motopeschereccio carico di migranti, almeno 150, ma qualcuno tra i superstiti parla di circa duecento, si stava avvicinando alla spiaggia quando la furia del mare, forza tre con onde alte due metri, lo ha sbattuto contro gli scogli, a pochi metri dalla riva, all'altezza della foce del fiume Tacina. La malridotta imbarcazione di legno si è spezzata in due andando letteralmente in frantumi.

Naufragio migranti Calabria, 62 i morti al momento

Al momento sono 62 le vittime (ma potrebbero essere oltre 100): tra di loro ci sono anche 14 bambini e 33 donne (provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan). Complessivamente 80 le persone recuperate vive, non ci sono bambini tra di loro.

È stato un pescatore a dare l'allarme. L'uomo, che transitava nella zona, ha notato l’imbarcazione già distrutta e alcuni corpi galleggiare in acqua. 

Agli occhi dei soccorritori che man mano arrivavano sul posto si è presentata una scena apocalittica. I bambini soprattutto sono quelli che hanno straziato il cuore ai soccorritori, come i due gemellini recuperati dall’acqua, quello di 7 anni e un altro di pochi mesi appena recuperati personalmente da un vigile del fuoco. I dispersi sarebbero tra i 20 e i 30.

Le forze di polizia hanno sottoposto a fermo uno dei presunti scafisti, a quanto pare di nazionalità turca. La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il barcone carico di migranti provenienti per lo più da Iran, Afghanistan e Siria, era partito quattro giorni fa dal porto di Smirne, in Turchia.  L’imbarcazione era stata avvistata nella serata di sabato a circa 40 miglia dalla costa crotonese da un velivolo Frontex in pattugliamento. Scattato l’allarme in zona erano stati inviati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientra agli ormeggi.

È stato quindi avviato il dispositivo di ricerca via terra e l’allarme è stato girato anche alle forze di polizia. Giunti sul luogo dello sbarco, tuttavia, non è stato possibile fare altro che constatare lo spiaggiamento del barcone ormai completamente distrutto.

GLI AGGIORNAMENTI LIVE

27 febbraio (Leggi qui gli altri aggiornamenti)

9.15 - Naufragio nel Crotonese, recuperati altri 3 corpi: il totale dei morti sale a 62

Altri tre corpi sono stati recuperati stamani nel corso delle ricerche dei dispersi del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto ieri sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Il corpo di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro. Un altro corpo è stato recuperato in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera ed il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell'incidente. Il totale delle vittime accertate sale così a 62

9.10 - Migranti, Occhiuto: «Orgoglioso della Calabria, siamo Regione della solidarietà»

«È una giornata di lutto per la Calabria. Ma sono orgoglioso della regione che governo, perché in queste ore c’è stata grande solidarietà tra i cittadini, si stanno sostenendo e aiutando i superstiti, e i sindaci dei Comuni del crotonese hanno proclamato una giornata di lutto». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto in merito al naufragio di Steccato di Cutro

9.00 - Migranti, bandiere a mezz'asta al Consiglio regionale

Il Consiglio regionale della Calabria ha deciso di porre le bandiere a mezz'asta sulla facciata di Palazzo Campanella per ricordare la tragedia dei migranti consumatasi ieri mattina nel. Crotonese. Lo ha disposto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso. «Nell’esprimere il cordoglio del Consiglio regionale per le vittime e nel ringraziare i soccorritori per l’impegno solerte che hanno immediatamente dispiegato, auspico - sottolinea il presidente Mancuso - che l’Unione Europea e la comunità internazionale assumano finalmente la responsabilità di governare i flussi epocali di migranti, perché tragedie come quella davanti le coste crotonesi non abbiano più a ripetersi».

Le bandiere a mezz'asta al Consiglio regionale della Calabria

8.40 - Premier Pakistan: «Molti connazionali annegati»

«Le notizie sull'annegamento di oltre due decine di pakistani in una tragedia in barca in Italia sono profondamente angoscianti e preoccupanti. Ho ordinato al Ministero degli Esteri di accertare i fatti il prima possibile e dare fiducia alla nazione»: così il premier pachistano Muhammad Shehbaz Sharif commentando la presenza di numerosi pachistani tra le vittime del naufragio di Cutro.

Ore 8.00 - Ricerche proseguite tutta la notte

Sono proseguite per tutta la notte le ricerche in mare dei dispersi del naufragio del barcone di migranti avvenuto ieri a Steccato di Cutro che ha provocato, al momento, 59 vittime. Le ricerche sono condotte dalla Capitaneria di porto di Crotone con l'ausilio di unità del reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco. Dalle 6 sono entrati in azione i sommozzatori della Guardia costiera e da poco è entrato in azione anche l'elicottero della Capitaneria di porto.

Ore 6.30 - Oggi lutto cittadino in tutti i comuni del Crotonese

Tutti i comuni della provincia di Crotone hanno aderito all'iniziativa di proclamare per la giornata di oggi il lutto cittadino come hanno già fatto i comuni di Crotone e Cutro e un minuto di silenzio in tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia.

26 febbraio

Ore 21.30 - Le ricerche proseguiranno per tutta la notte

Alle ore 21 si è nuovamente riunito il Centro coordinamento soccorsi. La Prefettura informa che le operazioni e le ricerche in mare proseguiranno per tutta la notte: saranno effettuate con motovedette della Capitaneria di porto di Crotone, con l’ausilio del Reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco. Alle 6 di domattina interverranno nuovamente i sommozzatori della Guardia costiera e a partire dalle 7:20 si alzerà in volo il velivolo della Capitaneria di porto. Il Centro coordinamento soccorsi si aggiornerà domani mattina alle 11:30.

Ore 20:45 - «20-30 persone mancano all'appello»

«Dovrebbero essere tra le 20 e le 30 le persone che mancano all'appello». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Crotone incontrando i giornalisti dopo il vertice in Prefettura a Crotone.

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Ore 18:40 - Presidio dei vigili del fuoco attivo tutta la notte

A causa delle avverse condizioni del mare, le operazioni di ricerca riprenderanno domattina con la luce. Lo fanno sapere i vigili del fuoco. Resterà attivo durante la notte nella zona delle operazioni il presidio dei vigili del fuoco, con una squadra di soccorritori acquatici pronti a intervenire. I soccorsi da parte dei vigili del fuoco vanno avanti da questa mattina dopo le 5: sul posto operano squadre ordinarie, soccorritori acquatici e sommozzatori del Corpo nazionale, anche con imbarcazioni e moto d'acqua.

Ore 18 - Un medico: «I cadaveri galleggiavano ovunque»

«Quando siamo arrivati sul punto del naufragio abbiamo visto cadaveri che galleggiavano ovunque ed abbiamo soccorso due uomini che tenevano in alto un bimbo. Purtroppo il piccolo era morto». A raccontarlo è Laura De Paoli,  medico che opera per la Fondazione Cisom Cavalieri di Malta a supporto della Guardia costiera per gli interventi di soccorso.

Ore 17 - Piantedosi giunto a Crotone

Il ministro Piantedosi è giunto a Crotone. Dopo un sopralluogo alla spiaggia di Steccato di Cutro, dove si è consumato un tragico naufragio con decine di vittime, è atteso in Prefettura.

Ore 16.40 - Le salme arrivano al palazzetto

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Ore 16:30 - Naufragio Calabria, aperta inchiesta

Omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: sono questi i reati per i quali procede la Procura della Repubblica di Crotone, guidata da Giuseppe Capoccia.

Ore 16:15 - Morti due gemellini e un bimbo di pochi mesi

Ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno, comunque, tra le vittime del naufragio di migranti in Calabria. I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età. 

Ore 16 -Il vescovo: «Dolore, preghiera e indignazione»

«Le uniche parole di fronte a questa tragedia sono di dolore e preghiera. Ma anche e indignazione per le cause che hanno prodotto tutto questo, tra le quali ci siamo anche noi». Lo ha detto il vescovo di Crotone, monsignor Raffaele
Angelo Panzetta, dopo avere benedetto le salme dei migranti. «Dio - ha aggiunto - ama la vita e per queste persone avrà un posto speciale, visto che noi non siamo riusciti a darglielo. Questa tragedia può diventare scuola. Porti chiusi? Non si tratta solo del nostro Paese. È il mondo che è un crocevia di egoismi e di porte chiuse».

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Ore 14 - Strage di migranti, atteso il ministro Piantedosi

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è atteso per le ore 16 di oggi alla Prefettura di Crotone dove ci sarà una riunione del coordinamento operativo dei soccorsi dopo il naufragio del barcone dei migranti avvenuto all’alba di oggi sulle coste del crotonese. Piantedosi si recherà poi al palazzetto dello sport dove sono state trasferite le salme dei migranti morti nel naufragio. Alle 16.30 arriverà anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

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Naufragio Crotone, fermato il presunto scafista

Un cittadino turco è stato sottoposto a fermo dai carabinieri e dalla guardia di finanza perché sospettato di essere lo scafista del barcone naufragato a Cutro. La sua posizione è al vaglio della magistratura. Ma potrebbe esserci anche un altro presunto scafista, di cui al momento è stato trovato solo il documento.

Naufragio Crotone, si temono più di cento vittime

Potrebbero essere più di 100 le vittime. L'incertezza è dovuta al fanno che i soccorritori non hanno un numero attendibile delle persone a bordo. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Un accertamento reso difficile dal fatto che non parlano neanche inglese.

Barca spezzata a riva una delle ipotesi

Potrebbe essersi spezzata a riva, quando le persone che erano a bordo stavano già scendendo, l'imbarcazione sulla quale erano giunti in Calabria i migranti morti a "Steccato" di Cutro. È una delle ipotesi al vaglio degli investigatori che dovranno ricostruire le fasi del disastro. Un'altra possibilità è che il peschereccio con a bordo i migranti si sia arenato su una secca che dista un centinaio di metri dalla battigia. Una volta ferma, la nave si sarebbe capovolta, a causa della forza del mare, andando in mille pezzi.

Salme trasferite al palazzetto

La Prefettura di Crotone ha attivato il Centro coordinamento dei soccorsi riunito presso la sede dell’ufficio territoriale di governo. È stato disposto che le salme delle vittime fin qui recuperate vengano trasferite al PalaMilone, il palazzetto dello sport che sorge all'interno della città di Crotone.

Superstiti al Cara e in ospedale

Degli 80 superstiti 59 sono stati ospitati presso il Centro richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto mentre altri 21 - la metà sono minori - sono attualmente ricoverati presso l’ospedale civile di Crotone, tra di essi un bambino di 9 anni è stato sistemato nel reparto Covid per mancanza di posti. «Il nostro team, formato da psicologi e mediatori interculturali, sta offrendo assistenza psicologica ai sopravvissuti del terribile naufragio al largo di Crotone. L'intervento si svolge in accordo con le autorità»: lo fa sapere Medici senza frontiere.

Rotta turca

Provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria le vittime del naufragio. Si trattava di uno dei tanti viaggi della speranza che segue la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell'area. I migranti erano a bordo di un caicco, un grosso barcone di legno. L'imbarcazione, però, non ha retto alla forza del mare, oggi particolarmente mosso, e si è spaccata a pochi metri dalla costa. I resti adesso sono sparsi sulla battigia per un centinaio di metri. 

Naufragio migranti Crotone, ricerche in corso

Naufragio migranti nel Crotonese: 40 cadaveri recuperati, c'è anche un neonato

Sul posto si sono precipitati i soccorsi che avrebbero al momento recuperato al momento 40 cadaveri mentre si cercano ancora i dispersi. Ai cadaveri trovati sulla spiaggia, in località Steccato, si aggiungono, infatti, quelli trovati in mare che devono ancora essere recuperati.

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Tra le vittime molti sarebbero bambini, tra questi uno di 7 anni, un altro di 3 anni e anche un neonato. Secondo la testimonianza di un responsabile della Croce rossa italiana presente sul luogo del naufragio i sopravvissuti tratti in salvo sono una cinquantina. I superstiti sono stati soccorsi e rifocillati dal personale del 118 e della Croce rossa

Naufragio migranti Crotone, nessun bimbo tra i superstiti

Tra i superstiti tanti ragazzi, minorenni, ma non bambini: i più piccoli sono morti annegati  quando il barcone sul quale viaggiavano tra i 150 e i 180 migranti, è stato sbattuto contro gli scogli dal mare molto agitato. Un bambino di 7 anni e un altro di pochi mesi sono finora tra i morti accertati, oltre quaranta.

Il Papa: «Prego per ognuno di loro»

«Ho saputo con dolore del naufragio di questa mattina sulle coste calabresi. Oltre quaranta morti. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per i sopravvissuti». Così Papa Francesco al termine l’Angelus che si è concluso da poco.

Croce Rossa: «Tragedia desti le comunità»

«È un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano». Lo scrive su Twitter il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro dopo il naufragio di un barcone con decine di migranti a Cutro, in Calabria. «I nostri volontari - aggiunge Valastro - sono impegnati per soccorrere i superstiti e per recuperare le vittime».

Le immagini della Guardia costiera

Naufragio migranti a Steccato di Cutro, operazioni di soccorso difficili

Impegnate motovedette e un elicottero della Capitaneria di porto e mezzi della Guardia di finanza. Sul posto anche la polizia di Stato ed i carabinieri, insieme al personale del 118 e della Croce rossa. Difficili le operazioni di recupero anche a causa delle condizioni del mare. Presenti anche squadre dei vigili del fuoco del comando di Crotone con il supporto di personale Soccorritore Acquatico e Fluviali e squadre della sede centrale Catanzaro e del distaccamento di Sellia Marina (CZ).
Al momento i vigili del fuoco, di comune accordo con la Capitaneria di Porto, considerando le condizioni proibitive del mare, operano con acquascooter per recuperare i malcapitati in mare.
La zona sorvolata da elicottero della Guardia Costiera per individuare eventuali corpi in mare

Occhiuto: «Dov'è l'Europa?»

«La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. La Giunta regionale - dichiara il presidente della Regione Roberto Occhiuto - esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. Ringrazio coloro che si stanno adoperando per tentare di trovare dei superstiti e per assistere i sopravvissuti, condotti nei vicini presidi ospedalieri e nel Cara di Isola di Capo Rizzuto. In queste ore sono in campo i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di finanza, la Guardia costiera, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile».

Piantedosi: «Tragedia immane»

«Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate». Ad affermarlo è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in una nota.

Meloni: «Non si speculi sui morti»

«Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini». Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il naufragio in Calabria sottolineando che «si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di un'immigrazione senza regole».

Salvini: «Fermare trafficanti»

«Una tragedia. Ormai gli scafisti mettono in mare 'barchini' sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga». Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini .