Previsto il trasferimento presso il cimitero di Crotone. Sette le salme senza nome. Un neonato identificato non è stato reclamato. I dispersi sarebbero 11, 34 i minori morti. Il prefetto Franca Ferraro, in occasione del suo insediamento, ha assicurato: «Le ricerche continueranno senza sosta»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Tra lunedì e martedì prossimi saranno trasferite le ultime salme delle vittime del naufragio di Cutro che ancora si trovano nel Palazzetto dello sport di Crotone, subito dopo, la struttura sarà restituita al Comune.
Le salme ancora non identificate verranno trasferite invece al cimitero di Cutro. Lo ha annunciato il nuovo prefetto di Crotone, Franca Ferraro, incontrando questa mattina i giornalisti in occasione del suo insediamento. Ha quindi informato che 36 superstiti del naufragio hanno fatto richiesta di protezione internazionale. Attualmente sono ospitati presso un hotel di Crotone e hanno già svolto le audizioni con la delegazione del governo tedesco per la ricollocazione in Germania.
Sono invece 18 i richiedenti asilo in Italia ospitati nei centri Sai; 18 si sono allontanati spontaneamente, mentre 4 sono in stato di arresto poiché considerati gli scafisti del barcone naufragato. Il prefetto ha ribadito che le ricerche dei dispersi, 11 secondo le segnalazioni dei sopravvissuti, proseguiranno a oltranza. Per quanto riguarda il trasferimento delle salme il prefetto ha spiegato che fino ad ora sono 78 quelle che hanno lasciato Crotone: 43 in Afghanistan, 11 in Germania, 14 a Bologna, 1 è stata sepolta a Crotone, 1 in Finlandia, 6 in Pakistan, 1 in Iran, 1 Tunisia.
Restano da trasferire 11 salme di cui 7 non identificate (4 adulti e tre bambini), 2 identificate e non reclamate (una è di un neonato), due invece andranno in Palestina ed Afghanistan.
Il prezzo del naufragio pagato dai bambini
Sono i bambini ad aver pagato il prezzo più alto nel naufragio. Lo si evince dal conteggio ufficiale delle vittime reso noto oggi dalla Prefettura di Crotone. Delle 89 persone decedute - ma ci sono ancora una decina di dispersi che mancano all’appello - 34 erano i minori (21 maschi e 13 femmine), quasi tutti sotto i 14 anni di età: ben 31, mentre solo tre superavano i 14 anni. Tra le vittime di età adulta, quindi, 29 erano maschi e 26 donne. 11 le persone ad oggi disperse.