VIDEO | Si attende l'esito delle indagini per stabilire le responsabilità. Intanto la Regione valuta di intervenire in maniera straordinaria
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Era il 30 agosto quando un boato infrangeva il silenzio della notte a Cropani e l'acqua, libera dagli argini della condotta, scavava nelle viscere di una strada da poco inaugurata. Tre famiglie isolate e il dubbio che l'infrastruttura fosse sorta troppo vicina alla condotta che trasportava settecento litri di acqua al secondo, inducono la Procura ad aprire un'indagine che risulta ancora in corso. «Da sette mesi viviamo in isolamento - racconta una residente di località Difesa -. Le macchine siamo riusciti a toglierle attraversando le campagne. Le abbiamo messe oltre al passaggio a livello, da lì attraversiamo i terreni e arriviamo alle macchine».
Vertice in Regione
A sette mesi di distanza, tuttavia, ben poco è cambiato. Abbiamo provato a contattare il sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio oggi assente dal Comune, il quale ci ha spiegato che a breve sarà convocata una riunione in Regione: «Sulla strada non deve intervenire nè il Comune nè la Regione - ha spiegato il primo cittadino - È in corso un processo che dovrà stabilire di chi sono le responsabilità. In via straordinaria e considerata la situazione stiamo cercando di capire chi siano i proprietari dei terreni. L'incontro verterà proprio su questo, per capire se la Regione Calabria è nelle condizioni giuridiche e contestualmente anche finanziarie di poter intervenire in maniera straordinaria». La strada era stata infatti realizzata da Rfi nell'ambito di un progetto ben più ampio che prevede la soppressione dei passaggi a livello sulla statale 106.
Agricoltori senz'acqua
Ma oltre la strada collassata, nessun intervento è stato realizzato sulla condotta di proprietà della Regione ma gestita dal Consorzio di Bonifica che serve gli agricoltori di tutta la fascia ionica. «Attualmente abbiamo depositato presso la Regione, che è proprietaria di tutte le opere irrigue, un progetto per sostituire i 57 metri di questo tubo ponte e che svolge una funzione strategica. Fornisce risorse idriche ad un territorio di mille ettari, dal Comune di Cropani fino a alla provincia di Crotone» ha spiegato il presidente del Consorzio di Bonifica Fabio Borrello. Una necessità dettata dall'arrivo imminente della stagione irrigua. Il progetto è stato depositato alla Regione in attesa del finanziamento di 100mila euro.