La tensione degli ultimi a sottoporsi al vaccino si contrappone al sollievo di coloro che erano in coda in sala d'attesa, ma non hanno fatto in tempo a ricevere l'iniezione perché, proprio mentre si accingevano ad entrare in ambulatorio, l'Aifa ha imposto il divieto temporaneo e cautelativo di somministrazione del prodotto Astrazeneca.

Informati in tempo reale

La notizia dello stop decretato dall'Agenzia Italiana del Farmaco, è arrivata in tempo reale al personale dell'Istituto Comprensivo Zumbini di Cosenza, in coda davanti l'ingresso dell'ospedale militare di Vaglio Lise, attraverso un tam tam di messaggi e telefonate di familiari ed amici. Ma anche scorrendo le notizie dei principali siti di informazione locale e nazionale, sugli smartphone.

Quasi una settimana di somministrazioni

Nel presidio dell'esercito l'Astrazeneca viene somministrato ormai da quasi una settimana. Si è cominciato con le forze dell'ordine martedì scorso, poi è toccato a docenti e non docenti delle scuole cittadine. Giovedì 11 marzo il primo momento di tensione, quando si scoprì che le dosi impiegate appartenevano al famigerato lotto ABV 2856, anche quello bloccato dall'Aifa. Le vaccinazioni erano poi riprese il giorno dopo.

Senso di sfiducia

Adesso il nuovo intoppo generato dalla scelta del nostro Paese: basta punture finché non saranno stabilite eventuali correlazioni tra la somministrazione del siero ed alcune morti sospette di persone sottoposte a questo vaccino. Operazioni bloccate inoltre all'Università della Calabria: anche qui si sta vaccinando da qualche giorno sempre con Astrazeneca. L'incertezza sulla affidabilità di questo farmaco rischia di minare la fiducia verso il vaccino contro il Covid. Tra le persone in fila, costrette poi a tornare a casa, c'è chi nutre qualche dubbio e potrebbe decidere di non ripresentarsi.

Dubbi sulla seconda dose

Da chiarire anche come bisognerà comportarsi quando, per chi il vaccino lo ha fatto, sarà il momento di ricevere la seconda dose. Infine questo provvedimento annulla di fatto l'avvio della piattaforma informatica di Poste Italiane, annunciato dall'Asp di Cosenza appena qualche minuto prima del blocco. Le prenotazioni previste, infatti, erano tutte relative proprio al vaccino Astrazeneca.
La ricostruzione degli eventi davanti l'ospedale militare di Cosenza nelle interviste realizzate nell'immediatezza della sospensione decisa dall'Aifa.