Tutti i sindaci di Cirò Marina sono o sono stati espressione della cosca Farao. Non usa mezze misure il collaboratore di giustizia Francesco Farao, figlio del boss Giuseppe nel descrivere le dinamiche che dominavano la scelta e l’elezione dei candidati al Comune nel territorio cirotano.

 

Roberto Siciliani

“La famiglia Siciliani è stata favorita dalla consorteria. Mi riferisco, ad esempio, - racconta il pentito - alla tornata elettorale in cui Roberto Siciliani è diventato sindaco di Cirò Marina, credo nell’anno 2009 o 2010. Ebbene in quella tornata Vittorio mio cugino ma tutti i componenti apicali della cosca tra cui Spagnolo, Morrone, Castellano e Sestito si impegnarono a far sì che l’elettorato votasse Roberto Siciliani. Il voto era mediato anche dalla figura di Giuseppe Berardi, mio cugino in quanto ha sposato una nostra cugina di nome Vittoria Farao. Giuseppe Berardi era consigliere di maggioranza nella precedente giunta Parrilla. Vittorio Farao e gli altri gli intimarono di spostarsi con Roberto Siciliani, nella tornata elettorale di cui vi sto dicendo. In tal modo tutti i componenti delle famiglie accoscate votarono e fecero in modo che si votasse Berardi Giuseppe e per tale via Roberto Siciliani. Posso aggiungere che nel periodo in considerazione Roberto Siciliani si accompagnava nel paese con Cariati e Spagnolo al fine di dimostrare che la consorteria lo appoggiava.

 

Dazione di case

“La famiglia Siciliani e quindi Roberto e i suoi fratelli, nel corso del tempo, hanno favorito la mia famiglia. Dopo che a mio padre confiscarono la casa a Cirò Superiore ricordo che don Peppe Siciliani venne personalmente a casa nostra e ci consegnò le chiavi di un’abitazione sita sempre in Cirò Superiore credo in via Casoppero e comunque vicino a dove oggi abita mia zia Vincenzina Chiarelli, moglie di mio zio Silvio Farao. Del resto, Peppe Siciliani fece in modo di regalare una casa anche a mio zio Silvio, sempre a Cirò Superiore, ossia la stessa dove oggi abita mia zia Vincenzina”.

 

Berardi e Fuscaldo

Giuseppe Berardi – prosegue Francesco Farao - è politico che da sempre risponde alle esigenze della cosca, nel senso che per qualsiasi cosa doveva servire in Comune, i membri della cosca si rivolgevano a lui. Altri politici o comunque amministratori locali che da sempre rispondono ai desiderata dei componenti apicali della cosca sono Giancarlo Fuscaldo. Fuscaldo è sempre stato un punto di riferimento perché finché era in carica come presidente del Consiglio comunale si occupava di risolvere ogni autorizzazione o licenza che poteva servire per le attività economiche gestite dai componenti della consorteria. Del resto, il fratello di Fuscaldo è funzionario nell’ufficio tecnico del comune di Cirò Marina, ragion per cui era facile per Giancarlo ottemperare alle richieste dei componenti della consorteria.

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Nicodemo Parrilla

So che l’attuale sindaco Parrilla – aggiunge ancora - è stato eletto grazie al sostegno dei componenti della cosca nell’ultima tornata elettorale. Fu sempre Vittorio Farao a dirmi e a dirci che avremmo dovuto votare Parrilla sempre perché Giuseppe Berardi si era con lui candidato. Del resto, Giuseppe Berardi risulta attuale assessore comunale e credo addirittura vicensindaco. Quando era invece con Siciliani, Berardi era assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente. In definitiva, posso affermare che tutti i sindaci di Cirò Marina hanno sempre goduto dell’appoggio elettorale della cosca Farao, perché espressamente richiesto e perché del resto sarebbe stato impossibile volgere le funzioni amministrative senza l’accordo di Vito Castellano, Salvatore Morrone, Giuseppe Spagnolo, Martino Cariati, Vittorio Farao, Giuseppe Sestito e degli altri accoscati. Erano i candidati sindaci a recarsi direttamente dagli esponenti apicali della cosca così come veniva fatto quando erano liberi sia mio padre che mio zio Silvio, sia Cataldo Marincola”.

 

Luana Costa