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Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Lorenzo Barracco, non ha convalidato per mancanza del pericolo di fuga il fermo di indiziato di delitto firmato dal pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, nei confronti di 8 persone arrestate il 24 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione “Stammer” contro il narcotraffico internazionale. Analogamente aveva fatto per altri 8 fermati l’altro gip del tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli (leggi la notizia: Narcotraffico internazionale: il gip di Vibo lascia in carcere 8 indagati) .
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Il gip, Lorenzo Barracco, ha però contestualmente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro indagati, mentre per altri tre ha disposto gli arresti domiciliari. Nei confronti di un altro indagato non ha applicato alcuna misura disponendo l’immediata liberazione.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per: Giuseppe Mercuri, 58 anni, di San Calogero (avvocato Muzzopappa); Giuseppe Pititto, 25 anni, di Mileto (avvovati Giuseppe Monteleone e Gianfranco Giunta); Salvatore Pititto, 49 anni, di Mileto (avvocato Giuseppe Monteleone); Oksana Verman, 41 anni, ucraino residente a Vibo Valentia (avvocato Antonio Porcelli).
Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per: Antonino Nazzareno Suppa, 43 anni, di Francica (avvocati Francesco e Paola Stilo); Mariantonia Mesiano, 46 anni, di Mileto (avvocati Giuseppe Monteleone e Gianfranco Giunta); Gianluca Pititto, 21 anni, di Mileto (avvocati Giunta e Moneleone).
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Nessuna misura e immediata liberazione per Massimo Polito, 34 anni, di Mileto, difeso dagli avvocati Guido Contestabile Girolamo Curti e Francesco Schimio.Il gip in questo caso non ha ravvisato l’esistenza di prove di un’avvenuta cessione di sostanze stupefacenti in favore di Polito.
Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Lorenzo Barracco, si è poi spogliato della competenza funzionale e territoriale disponendo l’immediata restituzione degli atti al pm per quanto di competenza, vale a dire la riproposizione della richiesta di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere avanzata al competente gip distrettuale di Catanzaro.
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Oltre al gip di Vibo, sul fermo si è pronunciato anche il gip del Tribunale di Monza in ordine alla posizione di Vania Luccisano, 37 anni, di Mileto, difesa dagli avvocati Leopoldo Marchese e Michelangelo Miceli. Il gip non ha convalidato il fermo ma ha applicato per Vania Luccisano un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari in provincia di Monza dove risiede. La donna ha pertanto lasciato il carcere per la detenzione domiciliare.
Infine, il gip del Tribunale di Bologna, Francesca Zavaglia, non ha convalidato il fermo, non ha applicato alcuna misura e si è spogliato della competenza funzionale e territoriale per la posizione di Enzo Messina, 50 anni, di San Pietro Casale (Bo), difeso dall’avvocato Matteo Murgo. Il 50enne si trovava comunque già ai domiciliari poiché coinvolto in altra inchiesta antidroga.
Giuseppe Baglivo