Al presidente di Confagricoltura Calabria erano state contestate estorsioni nei confronti di 14 suoi dipendenti nell'ambito dell'operazione scattata nel giugno 2017 a Lamezia
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È stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio per Alberto Statti, imprenditore lametino e presidente di Confagricoltura Calabria, coinvolto nel giugno del 2017 in una inchiesta condotta dal gruppo delle Fiamme Gialle di Lamezia Terme. L’accusa nei confronti di Statti è quella di estorsione continuata ai danni dei propri dipendenti. In particolare, le indagini avevano consentito di accertare 14 estorsioni ai danni di altrettanti lavoratori, dalle quali l’imprenditore avrebbe tratto un illecito profitto di circa 400mila euro. Il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito del processo che si sta celebrando al Tribunale di Lamezia Terme.
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