VIDEO | Il primo è accusato di tentato omicidio, il secondo di detenzione illegale di arma clandestina. L’agguato avvenuto lo scorso 9 gennaio nel quartiere Fondo Gesù sarebbe stata la risposta ad una precedente rissa per vicende ancora non chiarite
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Sono l'autore e la presunta vittima gli arrestati dalla squadra mobile di Crotone per la sparatoria del 9 gennaio scorso nel quartiere Fondo Gesù della città calabrese. Ferdinando La Forgia, di 31 anni, è accusato di tentato omicidio mentre Mario Cimino (36), uno degli obiettivi del raid, è accusato di detenzione illegale di arma clandestina.
L'agguato, avvenuto di pomeriggio e in una zona affollata davanti al negozio di frutta di Cimino, secondo quanto riferito oggi dagli investigatori nel corso di una conferenza stampa, sarebbe stata la risposta ad una precedente rissa per vicende ancora non chiarite.
Il questore di Crotone Massimo Gambino ha definito l'operazione "una attività di polizia giudiziaria che fa sicurezza attiva". Gambino ha sottolineato la necessità di implementare il sistema della videosorveglianza pubblica giacché l'indagine fa perno sulle immagini di telecamere di aziende private tra cui anche quelle dei presunti obiettivi. A spiegare nei particolari quanto accaduto il 9 gennaio, nei pressi dell'autostazione dei pullman, è stato il capo della Squadra mobile crotonese Nicola Lelario.
Quel giorno, alle 13.20, un uomo - identificato poi in La Forgia - dopo essere sceso da un'auto Alfa 159, sparò con un fucile in direzione di una Fiat Panda, a bordo della quale si trovavano due persone, parcheggiata di fronte al negozio di frutta di Cimino inquadrato anch'esso dalle telecamere di impianti di videosorveglianza mentre impugna un'arma. In un altro video, registrato poche ore prima, invece, si vede Cimino uscire dal proprio negozio insieme ad altre persone, tra cui anche i due occupanti della Panda, armati di bastone. "L'ipotesi investigativa - ha detto Lelario - va inquadrata in un contesto più ampio che deve essere approfondito e che potrebbe anche riferirsi allo spaccio della droga. Al momento non ci sono elementi che riconducano l'evento alla criminalità organizzata".
Alla ricostruzione dei fatti si è arrivati anche grazie alla testimonianza resa da un autista di autobus. Le indagini proseguono per risalire al conducente dell'auto a bordo della quale si trovava La Forgia e che, a sua volta, avrebbe sparato dal finestrino con una pistola.